Jenson Button ha vinto magistralmente un Gran Premio d’Ungheria ricco di colpi di scena e di difficilissima interpretazione per il continuo cambiare delle condizioni dell’asfalto che è passato dall’umido all’asciutto poi al bagnato e quindi ancora all’asciutto. Quand’è così, il campione del mondo di due anni fa non ha mai rivali: è capace di restare freddo e non sbagliare la scelta delle gomme unendo al tutto l’abilità di non commettere errori e di saper gestire il suo eventuale vantaggio con apparente facilità.
Sebastian Vettel, alla fine secondo dopo essere stato a lungo in terza posizione, ha gestito al meglio la sua posizione di leader del campionato: oggi ha incrementato i suoi punti sugli inseguitori e questo è quello che serviva al giovanissimo tedesco per allungare verso il secondo titolo mondiale di fila.
Chi si può mordere un po’ le mani è
Lewis Hamilton, che ha condotto a lungo la corsa ma che ha commesso tre errori gravi, troppi per cavarsela senza lasciarci preziosi punti iridati per strada. Lui era infatti in testa quando al terzo pit stop è ripartito con le gomme supersoft mentre il suo compagno Button, che lo seguiva a pochi secondi, ha optato per quelle più dure: capito lo sbaglio, Hamilton ha provato a forzare per mettere tra sé e l’inseguitore almeno una ventina di secondi per effettuare un cambio gomme in più, ma si è girato (primo errore) facendosi passare da Button. Poi è ripartito senza curarsi degli altri piloti che stavano sopraggiungendo (secondo errore), manovra che gli costerà un passaggio dai box di penalità, quindi quando la pioggia si è fatta insistente ha chiesto di mettere gomme intermedie da acqua (terzo errore) per poi doverle sostituire dopo appena due giri perché la pista si stava riasciugando. Senza gli errori (considerato che un cambio di gomme doveva comunque farlo) sarebbe sicuramente finito sul podio.
Chi invece sul podio ci è arrivato è stato
Fernando Alonso; il portacolori della Ferrari ha corso con grandissima generosità, ma per portare l’auto al livello dei migliori si è preso grandi rischi rendendosi anche protagonista di tre uscite di pista che, per sua fortuna, gli hanno fatto perdere soltanto secondi preziosi ma non hanno danneggiato l’auto.
La verità è che
le Rosse viste in Ungheria non avevano il passo dei due predenti Gran Premi: non male in assoluto ed a tratti pure velocissime, ma nel complesso difficili da guidare e con un consumo esagerato delle coperture. Insomma, meglio che ad inizio stagione, ma non quanto basta per puntare alla vittoria.
Mark Webber, quinto alla fine in scia ad Hamilton, ha pure lui commesso l’errore fatale di provare le gomme intermedie da pioggia, e i 25“ gettati via lo hanno allontano da Alonso con cui se la sarebbe sicuramente giocata.
Rabbia, infine, per
Felipe Massa, partito bene e lottatore con il coltello tra i denti, ma finito in testacoda alla curva 2rovinando l’alettone posteriore. Da quel momento buoni giri veloci ma gara compromessa.
Resta da ricordare l’ottima corsa di
Paul Di Resta con la Force India e fare gli applausi alle due Toro Rosso finite entrambe a punti, con Buemi in particolare ottavo al traguardo dopo essere partito sul fondo dello schieramento.
FORMULA 1, Hungaroring, 31/07/2011
Classifica finale
1. Jenson Button - McLaren-Mercedes - 1.43'42"337
2. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +3"588
3. Fernando Alonso - Ferrari - +19"819
4. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - +48"338
5. Mark Webber - Red Bull-Renault - +49"742
6. Felipe Massa - Ferrari - +1'17"176
7. Paul Di Resta - Force India-Mercedes - +1 giro
8. Sebastien - Buemi Toro Rosso-Ferrari - +1 giro
9. Nico Rosberg - Mercedes - +1 giro
10. Jaime Alguersuari - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro
11. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - +1 giro
12. Vitaly Petrov - Lauts Renault - +1 giro
13. Rubens Barrichello - Williams-Cosworth - +2 giri
14. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +2 giri
15. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +2 giri
16. Pastor Maldonado - Williams-Cosworth - +2 giri
17. Timo Glock - Virgin-Cosworth - +4 giri
18. Daniel Ricciardo - HRT-Cosworth - +4 giri
19. Jerome D'Ambrosio - Virgin-Cosworth - +5 giri
20. Vitantonio Liuzzi - HRT-Cosworth - +5 giri
La classifica del campionato piloti: 1. Vettel 234; 2. Webber 149; 3. Hamilton 146; 4. Alonso 145; 5. Button 134; 6. Massa 70; 7. Rosberg 48; 8. Heidfeld 34; 9. Schumacher e Petrov 32; 11. Kobayashi 27; 12. Sutil 18; 13. Buemi 12; 14. Alguersuari 10; 15. Di Resta e Perez 8; 17. Barrichello 4.
La classifica del campionato costruttori: 1. Red Bull-Renault 383; 2. McLaren-Mercedes 280; 3. Ferrari 215; 4. Mercedes 80; 5. Renault 66; 6. Sauber-Ferrari 35; 7. Force India-Mercedes 26; 8. Toro Rosso-Ferrari 22; 9. Williams-Cosworth.
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