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Domenicali: "Affrontiamo una gara alla volta"

Il team principal e Pat Fry fanno il punto della situazione a pochi giorni dal Nurburgring

Domenicali:
Dopo il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, la carovana del circus di Formula 1 sposta le tende al Nürburgring per un altro degli eventi che costituiscono l’ossatura storica del calendario iridato, il Gran Premio di Germania. L’ultima volta in cui il Mondiale ha fatto tappa sulle colline dell’Eifel risale a due anni or sono, in quanto il Gran Premio tedesco viene adesso ospitato alternativamente qui o a Hockenheim. Questa sarò la 58esima edizione del Gran Premio di Germania, che figura al terzo posto nella classifica assoluta alle spalle di quelli d’Italia e di Gran Bretagna. La Germania è però il Paese che ha ospitato più gare, con 69 Gran Premi, incluse diverse edizioni di quello d’Europa e due di quello del Lussemburgo. E’ proprio questo il Gran Premio che la Ferrari ha vinto di più nella sua storia (venti volte), per un totale di cinquanta piazzamenti sul podio. Lo scorso anno a Hockenheim Fernando Alonso e Felipe Massa conquistarono una bellissima doppietta che diede inizio alla rimonta del Cavallino Rampante. Un ano più tardi la Scuderia arriva in Germania sull’onda della prima vittoria della stagione. “Il successo di Silverstone è arrivato in un momento importante della stagione e vale ancora di più perché ha coinciso con il sessantesimo anniversario della nostra prima vittoria, ottenuta da Gonzalez proprio su quel circuito” – afferma Stefano Domenicali – “Sappiamo di non poter essere contenti per aver vinto soltanto una gara in questa stagione ma è stato importante per tutti in squadra poter riassaporare il gusto della vittoria. Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di una stagione senza successi. Non dobbiamo dimenticarci che, negli ultimi diciotto anni, la Ferrari ha vinto ogni anno almeno una volta: sono tanti e non credo che ci siano altre squadre che possano dire di aver fatto lo stesso”. Per Pat Fry è stato il primo successo da quando ha assunto il nuovo incarico di Direttore Autotelaio della Scuderia ma non è il fatto di averlo ottenuto nel suo paese natale che lo ha reso importante: “La nazione non conta certo quanto il fatto di aver vinto su una pista così difficile come era Silverstone per noi. Avevamo ridotto il distacco in Canada e a Valencia, tracciati che si adattavano bene alla nostra macchina, ma Silverstone era molto più impegnativo. Devo dire che ho sentito qualcosa di speciale, una passione nella squadra che non avevo provato in precedenza. La soddisfazione maggiore è stato vincere dopo tutto il lavoro che era stato fatto negli ultimi quattro mesi per diminuire il ritardo rispetto ai migliori ed è stato gratificante vedere che gli sforzi hanno pagato. Questa vittoria dimostra che abbiamo compreso i nostri problemi e che stiamo lavorando nella giusta direzione. Continueremo a spingere sullo sviluppo della vettura il più velocemente possibile: ogni passo avanti che facciamo aumenta la nostra comprensione dei problemi, il che è fondamentale anche in prospettiva 2012”. Il martedì successivo alla gara ha visto l’unica pausa nel lavoro in fabbrica, coincisa con un breve brindisi con cui tutta la Scuderia ha festeggiato insieme al Presidente Montezemolo la 216esima vittoria. Subito dopo si è ripreso a pieno ritmo per cercare di migliorare la prestazione della 150° Italia per il resto della stagione. La Germania sarà la prima di due gare consecutive, visto che la domenica successiva si correrà in Ungheria, ultimo appuntamento che precede la pausa estiva. “Avremo qualche aggiornamento per questo fine settimana ed un altro ancora a Budapest” – continua Fry – “Cerchiamo di mantenere alta la pressione e di anticipare per quanto possibile le novità prima della pausa estiva” Secondo il tecnico inglese esistono delle similitudini fra il Nürburgring e Silverstone: “Ci sono delle curve piuttosto lunghe come in Inghilterra, anche se si percorrono a media velocità. Non sarà facile per noi trovare il giusto bilanciamento perché non è un tracciato stop-and-go come Montreal o Valencia. Avremo le Soft e le Medium, una scelta ragionevole e che non dovrebbe crearci dei problemi. Peraltro, a Silverstone si è visto come abbiamo fatto dei progressi anche nell’adattamento della vettura alle gomme Hard. Prima facevamo fatica con questa mescola, come ad esempio a Barcellona, ma abbiamo migliorato e la nostra prestazione in Q1 con le Hard è stata all’altezza dei migliori”. A Silverstone non c’è stato certo il festival del sorpasso visto in altre gare quest’anno grazie all’introduzione del DRS e, secondo Fry, non si dovrebbero vedere grandi differenze anche in Germania: “Non potremo esserne sicuri finché non gireremo ma al Nürburgring bisognerà stare molto vicini alla vettura che si segue nella curva veloce che porta sul rettilineo che si trova alle spalle dei box il che non renderà semplice essere entro il secondo di distacco sul punto di rilevazione stabilito dalla FIA per attivare il sistema in gara. Ci aspettiamo uno scenario più simile a quello di Silverstone piuttosto che a quanto si è visto in Canada o a Valencia”. Giunti più o meno a metà stagione è tempo dei primi bilanci e Stefano Domenicali è come suo solito molto schietto: “Se guardiamo ai primi tre mesi il voto che dobbiamo darci è indubbiamente negativo. Nella seconda parte, invece, la situazione è migliorata: anche se abbiamo vinto soltanto una volta siamo stati competitivi e avremmo potuto conquistare il successo anche in altre occasioni. Quindi darei un voto migliore, magari di poco superiore alla sufficienza, con la speranza di fare ancora meglio nella seconda metà dell’anno”. Il Team Principal della Scuderia non vuole concedere spazio a ipotetiche tabelle di rimonta: “Non dobbiamo guardare le classifiche, piuttosto cerchiamo di fare in modo di essere sempre competitivi al massimo livello. Sappiamo che sarà molto difficile perché la concorrenza è molto forte: poi, alla fine, faremo i conti e vedremo come saremo messi nei due campionati. Al momento, cerchiamo affrontare una gara alla volta”.

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