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Domenicali: "Finire doppiati fa male"

Alonso però non si vuole arrendere e pensa già alla gara di Montecarlo

Domenicali:
Soltanto un quinto posto all’attivo della Scuderia Ferrari Marlboro nel Gran Premio di Spagna, ottenuto da Fernando Alonso. Purtroppo è arrivato anche il primo ritiro della stagione, con Felipe Massa fermo in pista a causa di un problema al cambio. Dopo cinque gare Fernando è sempre al quinto posto nella classifica piloti con 51 punti all’attivo mentre Felipe, fermo a quota 24, è scivolato in ottava posizione. La Scuderia si trova al terzo posto nella corrispondente classifica Costruttori. Stefano Domenicali:Finire doppiati fa male, inutile nasconderlo. Lo fa ancora di più dopo aver visto un pilota come Fernando esibirsi in una partenza strepitosa e poi lottare come un leone per tenersi dietro per quasi venti giri dei colleghi con delle vetture nettamente più veloci. A lui e a Felipe dobbiamo dare una macchina in grado di lottare fino in fondo ad una gara, non soltanto per la prima parte. Su una pista che esalta la prestazione di monoposto con tanto carico aerodinamico le nostre pecche in questo ambito sono emerse in maniera lampante, soprattutto con le nuove gomme dure portate qui dalla Pirelli. Non siamo mai riusciti a far lavorare questo tipo di pneumatici e il nostro ritmo era di almeno due secondi più lento rispetto a quello dei primi quattro. Cosa fare adesso? Continuare a lavorare per migliorare la macchina e trovare il carico aerodinamico che ci manca. Abbiamo di fronte un ciclo di tre gare che si svolgeranno con pneumatici soft e supersoft: vedremo che succederà e poi faremo il punto della situazione”. Fernando Alonso:Il momento più bello della gara è stato ovviamente la partenza. Abbiamo lavorato tanto su questo fronte e i risultati si sono visti. E’ stato fantastico vedere la felicità del pubblico in tribuna! Ho cercato di fare il massimo, tenendomi dietro i migliori per una ventina di giri ma poi non c’è stato più nulla da fare. E’ stato molto stressante vedermeli sempre dietro negli specchietti e abbiamo cercato per quanto possibile di coprire o anticipare le loro mosse. Così ci siamo ritrovati a fare più di metà gara con le dure, il che ci ha penalizzato fortemente e ha reso il distacco più ampio di quello che penso sia realmente. Ci manca carico aerodinamico: qui non avevamo un’ala adatta a questo tracciato. Dobbiamo analizzare bene il comportamento di tutte le modifiche che abbiamo portato per questo Gran Premio e capire perché in quindici giorni abbiamo perso terreno nei confronti di Red Bull e McLaren. Ora andiamo subito a Monaco per quella che è una gara unica nel calendario iridato. Lì tutto può succedere. Certo, sapendo che il carico aerodinamico richiesto su quel tracciato è il più elevato in assoluto ci sarebbe da preoccuparsi ma anche l’anno scorso era così e invece fummo competitivi. Non penso certo di rinunciare al campionato soltanto dopo cinque gare: il ritardo in classifica è grandissimo ma tutto può ancora succedere, ne sono convinto”. Felipe Massa:Verso la fine della gara non riuscivo ad inserire le marce e mi sono dovuto fermare lungo la pista: è stata la degna fine di un brutto weekend. Per fortuna c’è subito un appuntamento, quello di Monaco, che è un po’ la mia seconda gara di casa, visto che abito nel Principato. Per fortuna, lì non avremo le gomme dure che abbiamo avuto oggi perché proprio non siamo riusciti ad usarle. Quando siamo passati dalle option alle prime abbiamo infatti cominciato a soffrire in maniera sempre più grande: non c’era aderenza e facevo fatica a tenere la macchina in pista. Grazie alla strategia eravamo riusciti a superare le Mercedes e la Renault di Petrov ma tutto è stato reso successivamente vano. Non abbiamo sufficiente carico aerodinamico per far funzionare bene le gomme dure, come avevamo già visto in altre gare ma questo aspetto qui si è evidenziato ancora di più”. Pat Fry:Ieri un giro fantastico di Fernando ci aveva fatto ottenere per la prima volta un posto sulla griglia nelle prime due file. Oggi lo spagnolo si è ripetuto con una partenza incredibile, che lo ha portato in testa mettendoci in una posizione chiaramente superiore al valore oggettivo del nostro pacchetto. Con le gomme soft riuscivamo a tenere dietro le macchine migliori ma poi con le hard non abbiamo avuto più chance e abbiamo pensato soltanto a difenderci. Red Bull e McLaren qui erano nettamente più veloci di noi ed è solo grazie al talento di Fernando che siamo riusciti ad impensierirli nella prima parte della corsa. Non avevamo abbastanza carico aerodinamico per questo circuito e lo sapevamo sin dall’inizio del fine settimana ma, chiaramente, non ci aspettavamo di essere così lontani come passo di gara. C’è tanto da lavorare per rendere questa vettura più competitiva: abbiamo fatto un passo avanti ma non è stato sufficiente per permetterci di lottare fino in fondo per le prime posizioni. Da un punto di vista della strategia credo che abbiamo fatto le scelte giuste, cercando di marcare i nostri avversari diretti lungo l’arco della gara. Certo che lo stress che abbiamo messo sui ragazzi del pit-stop è stato molto elevato, con chiamate al limite, spesso con un avversario in pit-lane nello stesso momento: hanno fatto un buon lavoro, tutto sommato”.

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