Michael Schumacher non è stato graziato dalla FIA. Il terzo posto del sette volte campione del mondo al Gp d'Europa di Valencia non è mai stato messo in discussione dal fatto che il pilota tedesco avesse il DRS aperto durante una fase di gara con l'esposizione delle bandiere gialle.
A parlare con
Auto Motor und Sport non è stato uno qualsiasi, ma
Charlie Whiting il direttore di prova della Formula 1 e il commissario della FIA delegato alla sicurezza:
“Il collegio dei commissari sportivi – ha detto Charlie –
ha preso nota che il pilota ha rallentato in maniera significativa prima di arrivare alla zona della pista dove erano esposte le doppie bandiere gialle e non ha ritenuto necessario punire Michael perché aveva il DRS aperto. Non c'è una regola che specifica se l'ala mobile può essere aperta o chiusa quando sono agitate le bandiere gialle. L'elemento decisivo è se il conduttore ha rallentato oppure no. E comparando i tempi di settore al giro precedente, è emerso che Schumacher ha limitato la velocità”.
Il ragionamento di Whiting non fa una grinza, se non fosse che al
Gp di Spagna disputato a Barcellona sia Sebastian Vettel, sia Felipe Massa sono stati sanzionati con un drive through dal collegio dei commissari sportivi per
“...aver aperto il DRS nel primo settore della pista” in una situazione analoga a quella che è capitata a Michael Schumacher. Insomma nella motivazione del provvedimento non si parlava specificatamente di bandiere gialle, ma semplicemente dell'uso incongruo dell'ala mobile.
E allora dove sta la certezza del diritto? È difficile da dire, perché è vero che non c'è alcuna norma scritta che vieta l'uso del DRS in bandiere gialle, ma è anche vero che l'interpretazione della regola, almeno fino al Gp d'Europa, è stata univoca, vietando l'azionamento dell'ala mobile.
Come si spiega il conflitto di pareri? In modo molto semplice. Charlie Whiting dà la sua lettura del tema, ben sapendo che non è in capo a lui la decisione dei fatti di gara: i provvedimenti, infatti, vengono presi dal collegio dei commissari sportivi.
È palese, comunque, che da oggi in avanti non sarà più sanzionabile il pilota che avrà l'ala aperta in regime di pericolo a patto che abbia provveduto a rallentare congruamente la velocità. Sebastian Vettel e Felipe Massa ringraziano, mentre Michael Schumacher può lucidare con gusto la coppa del terzo posto. Le regole in F.1, come si può ben capire, sono a geometrie variabili: chi si sarebbe osato di buttare giù dal podio Schumy sei anni dopo che ci era salito l'ultima volta con la Ferrari?
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