Continua la diatriba tra
Lotus Group e Team Lotus. Ieri
Dany Bahar, amministratore delegato della Casa britannica, ha infatti rivelato che prima di tentare un approccio con la
Renault F1, aveva parlato di una possibile collaborazione con la squadra di
Tony Fernandes, ma che le richieste del manager malese erano state, come le definisce lui, "
ridicole".
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Abbiamo provato a trovare un accordo, ma quando le proposte alternative sono così ridicole è inutile continuare a parlare" ha spiegato Bahar. "
Lavorare con la Renault F1 ci costa un terzo".
Allo stato attuale delle cose, avremo due scuderie legate al marchio Lotus nel 2011: quella di
Fernandes, che è quella che ha già corso nel 2010, e quella legata al
Group Lotus, che però non sarà altro che la
Renault F1 con i colori della Casa britannica, che sarà solo title sponsor. Se la squadra cambiasse nome, infatti, perderebbe gli introiti legati ai diritti televisivi.
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Non avremmo il coraggio di costruire una nuova squadra da zero" ha aggiunto riguardo a questo tema. "
Così abbiamo scelto l'approccio più conservativo. Vogliamo lottare nella parte alta della griglia. Sappiamo che per i prossimi due anni abbiamo bisogno di conoscere la F1, quindi la vettura sarà una Renault, ma poi quando ci sarà un nuovo Patto della Concordia, si spera nel 2013, si può eventualmente cambiare il nome. Intanto abbiamo due anni per imparare".
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