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Alonso: "Non dobbiamo pensare al campionato"

Lo spagnolo però è convito che ora la Ferrari abbia il potenziale per lottare ovunque

Alonso:
Ieri Luca Cordero di Montezemolo ha ordinato agli uomini della Ferrari di rimanere coi piedi ben saldi per terra, nonostante la bella vittoria raccolta domenica in occasione del Gp di Gran Bretagna. A giudicare da quello che ha scritto oggi sul suo blog, il primo ad aver recepito il messaggio sembra proprio Fernando Alonso. Lo spagnolo ha infatti detto che l'obiettivo d'ora in avanti deve essere quello di provare a vincere tutte le gare, ma senza pensare al titolo: "Questo successo non cambierà il nostro approccio alle prossime gare. Siamo realisti: 92 punti di ritardo in classifica sono tantissimi! Affronteremo gara dopo gara cercando di vincere il più possibile. Questo comporterà anche prendere qualche rischio in più e, magari, succederà di dover pagare un prezzo alto ma non possiamo fare altro. Non molliamo certo la presa ma al campionato non dobbiamo pensare: come ha detto ieri Montezemolo a Maranello, rimaniamo con i piedi per terra". In ogni caso il vice-campione del mondo in carica sembra decisamente rinvigorito da questo successo, ma anche molto ottimista per il proseguimento della stagione, a prescindere da tutti i discorsi legati ai soffiaggi degli scarichi in rilascio che hanno fatto discutere molto durante il weekend. Del resto, la 150° Italia ha mostrato dei progressi concreti a Silverstone... "Non ho dedicato troppo tempo a pensare sui motivi tecnici che ci hanno portato a vincere il Gran Premio di Gran Bretagna. Ogni gara fa storia a sé e sappiamo troppo bene quanto possano cambiare le cose andando da una pista all’altra. Sicuramente ci sono dei stati dei grossi miglioramenti sulla macchina: adesso è più facile da guidare e la sento molto più incollata al terreno, soprattutto nelle curve veloci. Significa che c’è più carico aerodinamico, l’aspetto su cui eravamo più indietro rispetto ai nostri principali avversari. Non penso invece che i cambiamenti sulle mappature motore abbiano influito: siamo andati meglio proprio sulle parti dove non c’erano praticamente frenate, il che vuol dire che era proprio la vettura ad essere andata forte" ha spiegato Fernando.

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