La
Ferrari prova a prendere il largo.
Fernando Alonso vince la terza gara stagionale aggiudicandosi il
Gp di Germania. L'asturiano porta a 34 i punti di vantaggio su
Mark Webber nel mondiale piloti, incidendo un segno importante nella stagione che gli vale la 30esima affermazione in carriera dopo aver conquistato la seconda pole a seguito di quella di Silverstone.
Il campione del Cavallino è stato in testa alla gara dall'inzio della corsa dopo un'ottima partenza, ma nel finale ha dovuto contenere il ritorno di
Jenson Button, che oggi disponeva forse della migliore monoposto in pista, la
McLaren Mp4-27 profondamente rivista per questa gara.
Alonso non ha commesso il minimo errore, mostrando una grande freddezza nei momenti più delicati, quando sembrava che la minaccia dell'inglese potesse diventare concreta. E. invece, nel momento risolutivo lo spagnolo ha allungato su
Button con una serie di giri veloci che qualificano il lavoro svolto dai tecnici del Cavallino nello sviluppo della
F2012.
L'inglese, quando sperava di aver in mano una piazza d'onore meritatissima, ha subito l'attacco di
Sebastian Vettel che lo ha superato all'esterno, usando la pista ben oltre i margini del tracciato: il tedesco ha cercato un sorpasso disperato con la contestatissima
Red Bull RB8.
Sebastian ha avuto un guizzo che gli ha permesso di guadagnare una posizione, ma dovrà andare dai commissari sportivi a giustificarsi e non è escluso che scatti una penalizzazione per il campione del mondo. Il tedesco non riesce a vincere davanti al pubblico di casa e ha mostrato un nervosismo che è forse il frutto della pressione che si è creata in squadra (questa mattina le due
Red Bull Racing erano a rischio di squalifica). Se
Webber non si è mai visto nelle posizioni che contano,
Seb ha cercato di restare in lizza con tutte le sue forze, ma questa volta la
RB8 non è bastata per mettere in crisi la
Ferrari, oggi competitiva su tutti i fondi.
Jenson Button, comunque, con il terzo posto si scrolla di dosso un lungo periodo di crisi personale (era dal Gp della Cina che non saliva sul podio) e si rilancia nel team di Woking che sembra aver ritrovato il bandolo della matassa per lo sviluppo della monoposto. Forse avrebbe potuto lottare più strenuamente con
Alonso se non avesse spiattellato la gomma anteriore destra in frenata.
Fuori dalla battaglia del podio
Kimi Raikkonen con la
Lotus: il finlandese è stato autore di spettacolari sorpassi (bella la battaglia con
Michael Schumacher). La squadra di Enstone non riesce a tenere il passo dei top team e, forse, ha irrimediabilmente perso la speranza di vincere un Gp quest'anno.
Eccellente la prestazione delle due
Sauber con Kamui Kobayashi, quinto, davanti al compagno di squadra
Sergio Perez risalito dal 17esimo posto con una fantastica progressione. Le monoposto elvetiche motorizzate
Ferrari si sono rivelate velocissime e consistenti: fa bene la VW a tenere d'occhio una struttura che in futuro potrebbe interessare il marchio tedesco.
Senza infamia e senza lode la prestazione di
Michael Schumacher: il tedesco è stato costretto a tre pit stop da una
Mercedes che si mangia ancora le gomme. Il sette volte campione del mondo alla fine è settimo e si porta a casa anche il giro più veloce sfruttando le coperture fresche quando era ormai a serbatoio vuoto.
Deludente
Mark Webber: l'australiano ha finito da dove era partito, ottavo. Troppo poco per un pilota che ha l'ambizione di puntare al titolo mondiale. L'ultimo punticino se l'è preso
Nico Rosberg con la seconda
Mercedes che è stato preceduto da un altro tedesco,
Nico Hulkenberg con la
Force India.
Nella classifica manca
Lewis Hamilton costretto al ritiro per la rottura del differenziale, ma l'inglese ha dato spettacolo dopo che ha preso un giro di ritardo per la foratura della gomma posteriore sinistra sui detriti di carbonio del muso di
Felipe Massa. E' tornato in pista in mezzo ai primi ed è stato capace di sdoppiarsi da
Vettel ed è arrivato vicino ad
Alonso prima del pit stop. L'azione di Lewis, pulita e regolare, ha innervosito Vettel, ma ha regalato un'emozione in più.
Inesistente
Felipe Massa, coinvolto subito in un contatto con una
Toro Rosso: il ferrarista è stato evanescente. Alla squadra del Cavallino servirebbe un pilota utile a portare a casa dei punti preziosi nella classifica dei costruttori. C'è poco tempo per gioire o recriminare: la prossima settimana si tornerà in pista all'Hungaroring...
FORMULA 1, Hockenheim, 22/07/2012
Classifica finale Gp di Germania
1. Fernando Alonso - Ferrari - 67 giri
2. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +3"7
3. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +6"9
4. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - +16"4
5. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - +21"9
6. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +27"8
7. Michael Schumacher - Mercedes - +28"9
8. Mark Webber - Red Bull-Renault - +46"9
9. Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes - +48"1
10. Nico Rosberg - Mercedes - +48"8
11. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +59"2
12. Felipe Massa - Ferrari - +1'11"4
13. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +1'16"8
14. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +1'16"9
15. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +1 giro
16. Vitaly Petrov - Caterham-Renault - +1 giro
17. Bruno Senna - Williams-Renault - +1 giro
18. Romain Grosjean - Lotus-Renault - +1 giro
19. Heikki Kovalainen - Caterham-Renault - +2 giri
20. Charlse Pic - Marussia-Cosworth - +2 giri
21. Pedro de la Rosa - HRT-Cosworth - +3 giri
22. Timo Glock - Marussia-Cosworth - +3 giri
23. Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - +3 giri
La classifica del campionato piloti: 1. Alonso 154; 2. Webber 120; 3. Vettel 118; 4. Raikkonen 95; 5. Hamilton 92; 6. Rosberg 76; 7. Button 65; 8. Grosjean 61; 9. Perez 47; 10. Kobayashi 31; 11. Maldonado e Schumacher 29; 13. di Resta 27; 14. Massa 23; 15. Hulkenberg 19; 16. Senna 18; 17. Vergne 2; 18. Ricciardo 2.
La classifica del campionato costruttori: 1. Red Bull-Renault 238; 2. Ferrari 177; 3. McLaren-Mercedes 157; 4. Lotus-Renault 156; 5. Mercedes 105; 6. Sauber-Ferrari 78; 7. Williams-Renault 47; 8. Force India-Mercedes 46; 9. Toro Rosso-Ferrari 6.
Top Comments