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Alonso: "Andiamo meglio di quanto mi aspettassi"

Il ferrarista ha ammesso di essere troppo al limite quando ha sbattuto alla curva 1

Alonso:
Nell’insolita quanto affascinante atmosfera del circuito di Yas Marina, dove si passa dalla luce abbagliante del sole a quella artificiale delle luci notturne, è andata in scena una prima intensa giornata del penultimo appuntamento della stagione 2011, il Gran Premio di Abu Dhabi. L’intensità è dovuta sia ai due treni di gomme supplementari messi a disposizione di ogni pilota dalla Pirelli come parte del programma di sviluppo per il 2012, sia per il programma di lavoro che aveva stabilito la Scuderia per i suoi due piloti. Fernando Alonso ha completato in totale 45 tornate del circuito, perdendo l’ultima parte della seconda sessione a causa di un’uscita di pista alla Curva 1. Felipe Massa ha percorso 51 giri, senza avere particolari problemi durante le due sessioni. Fernando Alonso:Così come in India due settimane fa, anche qui ad Abu Dhabi ho perso un po’ di tempo: lì era stato il motore a lasciarmi a piedi, qui è stata un’uscita di pista. Non è che alla Curva 1 ci sia un particolare problema di aderenza ma se si tocca il cordolo in frenata allora si perde un po’ di grip. Riguardando la mia uscita di pista e quella di Vettel nello stesso punto ho visto tante similitudini: magari domani cercheremo di stare un po’ più verso il centro della pista in quella curva, senza andare così al limite! Mi dispiace per il tempo perso ma, soprattutto, per il lavoro supplementare che dovranno fare i meccanici per rimettere a posto tutto: cercherò di ripagarli con un bel giro domani sera in qualifica. Non c’erano novità da provare oggi cos ci siamo concentrati particolarmente sul confronto fra due differenti livelli di carico aerodinamico e sullo studio dei nuovi pneumatici Pirelli per il 2012. E’ difficile, come sempre, dire dove siamo in termini di competitività perché il venerdì è sempre pieno di incognite: non penso che lotteremo per la pole o per la vittoria ma la prima sensazione è che siamo messi un filo meglio di quanto potessimo aspettarci alla vigilia. Nella seconda sessione la pista era migliorata, penso anche a causa delle temperature più basse: all’ora di pranzo faceva davvero caldo in pista! Con le Soft ci troviamo sicuramente a nostro agio ma anche con le mescole più dure non siamo messi poi così male, come si è visto nelle ultime gare”. Felipe Massa:Sono state due buone sessioni per me ma ciò non vuol dire molto in funzione della qualifica. Due settimane fa, in India, sono stato il più veloce il venerdì pomeriggio e poi è andata com’è andata. Detto questo, sono abbastanza contento di come stanno andando le cose in queste ultime gare in termini di velocità e di passo. Ovvio, non posso dire altrettanto dei risultati finali perché in gara mi è sempre successo qualcosa: speriamo che qui vada in maniera diversa. Sono sicuro che sarà così: l’importante è continuare a lavorare bene, essere sempre veloci e poi le cose si sistemeranno da sole. La livrea del casco? E’ disegnata per celebrare il ventesimo anniversario della conquista del terzo titolo iridato di Ayrton Senna e il casco sarà messo all’asta per beneficenza dalla Fondazione omonima: sono onorato di poter fare qualcosa per supportare tutte le iniziative che stanno portando avanti. L’ala anteriore che vibra? Sinceramente mentre guido non mi accorgo di nulla, la vettura si comporta sempre in maniera uguale, senza alcun problema”. Pat Fry:Come ormai tradizione in questo scorcio finale del campionato, le due sessioni di prove libere del venerdì costituiscono un’ottima opportunità per lavorare sui due fronti principali su cui siamo impegnati in questo momento in pista: infatti, in parallelo con il consueto lavoro di definizione del miglior assetto della vettura per questa gara, stiamo portando avanti una serie di sperimentazioni su più fronti in funzione del progetto della monoposto 2012. Particolare attenzione viene data in questa fase al nuovo alettone anteriore e alla sua influenza sul comportamento della vettura. E’ chiaro che non si tratta di un lavoro semplice ma che richiede un continuo sviluppo, in ogni settore: dalla ricerca della prestazione al miglioramento della qualità dei pezzi. Inoltre, abbiamo messo a confronto diverse configurazioni aerodinamiche per cercare di trovare quella più adatta a questo circuito, senza tralasciare lo studio del comportamento degli pneumatici. Potete ben capire che c’è tanta carne al fuoco: si tratta di cucinarla nella maniera giusta, lavorando alacremente su tutti gli ingredienti, sia in pista che a Maranello! In termini di competitività non credo che ci siano delle sorprese: del resto è ben difficile che ce ne siano in questa parte finale della stagione. Sappiamo quello che valiamo e sappiamo a cosa possiamo aspirare”.

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