E' stato un sabato pomeriggio indimenticabile per i 40.000 torinesi che hanno assistito alla
Red Bull F1 Show Run.
I 2.2 km del tracciato cittadino, da Piazza Vittorio a Corso Cairoli, hanno regalato uno scenario suggestivo alle performance di
Mark Webber, pilota del
team Red Bull Racing e di
Jaime Alguersuari, pilota della
Scuderia Toro Rosso.
Entrambi, dopo la parata a bordo di due auto
Infiniti “G Cabrio”, hanno guidato la monoposto del
team Red Bull Racing sulle strade della capitale italiana dell'automobile, nell'anno del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Anche
Chris Pfeiffer, il quattro volte campione del mondo di Stunt Riding, con le sue spettacolari evoluzioni su due ruote, ha emozionato il pubblico presente.
La Red Bull Racing ha attraversato Piazza Vittorio, con la Mole Antonelliana e la Gran Madre sullo sfondo per poi lanciarsi sul Lungo Po, fino ad arrivare all'ingresso del Parco del Valentino. Un omaggio alla storia, a quel 27 marzo 1955, quando proprio a Torino si disputò la quinta ed ultima edizione del Gran Premio del Valentino.
L'intramontabile fascino di un'epoca passata è stata anche rivissuta grazie all’esibizione della Lancia Marino del 1959, scesa in pista durante la 'prima' run, guidata da Gigi, figlio del progettista e pilota Marino Brandoli. Spazio in pista anche per “Gloria” il team italiano che ha sviluppato l’auto da corsa al bio-etanolo “C8F 1400” e al prototipo “SCX” realizzato dagli studenti del Politecnico iscritto al campionato europeo “student”.
Chris Pfeiffer, visibilmente soddisfatto per la scarica d'adrenalina offerta al pubblico con le sue incredibili acrobazie su due ruote, ha dichiarato: “
Conosco il Piemonte e Torino, correvo tra queste montagne”. A chi gli ha chiesto se non si sentisse un po' 'pazzo' ha risposto: “
La vita è pazza. Solo dopo anni di durissimo allenamento sono arrivato a compiere questi numeri”.
Jaime Alguersuari, dopo la lezione di ieri al Politecnico di Torino, si è divertito guidando la
Red Bull Racing: “
E’ stato fantastico venire a Torino. Mi ha ricordato Barcellona per la bellezza del centro storico. Stamattina ho visitato il Museo Nazionale dell'Automobile, mi sono emozionato davanti a tanta storia motoristica”.
E' stato poi il turno di
Webber, che dopo l'esibizione di Napoli dello scorso anno, ha nuovamente mostrato ai tantissimi presenti cosa significhi sentire dal vivo il rombo del motore di una macchina da Formula 1. Il pilota australiano, ha chiuso la sua esibizione con una grande accelerazione sulla Piazza Vittorio e con una serie di spettacolari 'burn-out'.
Alla fine
Webber, raggiante, ha salutato così il pubblico: “
A beautiful day in Torino! Girare in questa città mi ha ricordato Monte-Carlo. Passare dal pavè all’asfalto è stato veramente divertente e spero di tornare in Italia anche l’anno prossimo”.
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