Formula 1 2021: è tutta una questione di... fondo
Quali influssi avrà sulle prestazioni delle F1 2021 il taglio di una parte del marciapiede del fondo e la chiusura di soffiaggi, slot e binari? L'idea è ridurre il carico ai valori di quest'anno per salvaguardare le gomme 2019, ma...
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Mario Isola aspetta le simulazioni delle squadre per sapere se la Pirelli dovrà pensare alla costruzione di una gomma 2021.
Il responsabile quattro ruote di Pirelli Motorsport auspica che la riduzione di carico aerodinamico decisa dalla FIA, con il pieno accordo dei team, sia sufficiente a riportare le monoposto del prossimo anno ai valori di downforce che vedremo all’inizio del campionato 2020, per cui gli pneumatici omologati nel 2019 non dovrebbero essere sottoposti a sforzi oltre il limite per i quali erano stati progettati.
La FIA ha approvato un’importante variazione di regolamento che dovrebbe valere una riduzione della downforce calcolata nel 10% rispetto all’incremento che verrà trovato nel corso del mondiale che ancora deve cominciare.
Ecco le regole 2021 sul fondo delle monoposto
Photo by: Giorgio Piola
Grazie al disegno di Giorgio Piola è possibile osservare come cambierà il disegno del fondo: nell’articolo 3.7.2 del Regolamento Tecnico di F1 si legge che il bordo d’uscita laterale del marciapiede non sarà più parallelo alla linea centrale della monoposto, ma ci sarà un taglio diagonale che inizierà a 1.800 mm dietro all’asse anteriore, vale a dire in prossimità della centina C/C del telaio e si ridurrà in larghezza di 100 mm, rispetto allo sbalzo di 175 mm dall’asse posteriore.
L’effetto sarà molto importante sull’efficienza aerodinamica della monoposto dal momento che, oltre alla porzione di fondo, spariranno anche i “binari” e gli slot che caratterizzano le F1 di quest’anno (sotto la visione della Haas dal basso).
Ecco il fondo della Haas VF-20 con cerchiati i soffiaggi che sspariranno nel 2021
Photo by: Giorgio Piola
Si elimina un’area di sviluppo nella quale le squadre hanno investito molto negli ultimi anni: grazie ai vortici sapientemente creati con le diverse aperture sul fondo si è creata una “minigonna pneumatica” grazie alla quale è possibile sigillare il marciapiede all’asfalto, con un incremento del carico aerodinamico senza alcuna perdita di efficienza.
Non deve sorprendere, quindi, se a contrastare con vigore questa decisione sia stata la Red Bull Racing: a Milton Kaynes sono i massimi esponenti dell’uso della monoposto con un assetto Rake estremo. Questa limitazione, invece, rischierà di condizionare pesantemente l’applicazione di questo concetto aerodinamico, sotto il fondo della RB15 del 2019.
Vista dall'alto, Red Bull RB15
Photo by: Giorgio Piola
L’implicazione del taglio del fondo non si limiterà solo a impedire la creazione della minigonna aerodinamica, ma avrà degli effetti sul controllo del “tyre squirt”, vale a dire la deformazione della spalla della gomma posteriore quando è sottoposta ai carichi verticali e trasversali e che causa delle improvvise perdite di efficienza nei canali laterali del diffusore.
Confronto del fondo 2020-2021
Photo by: Camille De Bastiani
Il regolamento 2021, inoltre, riduce anche le possibili flessioni del fondo di 2 mm, mentre la verifica per misurare i movimenti del pavimento viene spostata di 50 mm dalla linea di mezzeria, rendendo tutto più difficile. È evidente che gli aerodinamici dovranno escogitare qualcosa di nuovo per riprodurre il carico mancante.
Il primo team che troverà una soluzione potrebbe trarre un vantaggio competitivo considerevole, ma è difficile che già adesso le squadre possano sapere quali margini avranno di recupero della downforce, non avendo ancora dedicato attenzione a questa modifica.
Chi non caverà un ragno dal buco dovrà scaricare anche l’anteriore della propria vettura per ritrovare un giusto bilanciamento aerodinamico, per cui questa novità potrebbe rompere degli equilibri impattando sulle prestazioni e sull’equilibrio della vettura, spostando il suo centro di pressione.
Non ci stupiremmo, quindi, se alla fine la Pirelli deciderà di approntare un pneumatico 2021 per non farsi trovare impreparata e prima del GP d’Italia sfrutterà l’opportunità che la FIA le concede di provare dei treni di gomme prototipo nell’ultima mezz’ora di una seconda sessione di prove libere.
La fantasia degli aerodinamici, infatti, non va sottovalutata anche se le restrizioni decise dalla FIA non dovrebbero consentire grandi invenzioni…
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