Formula 1 2019: scopriamo i segreti dell'Albert Park di Melbourne
Analizziamo in questo giro virtuale - realizzato in collaborazione con Magneti Marelli - tutte le caratteristiche tecniche dell'Albert Park di Melbourne, gara inaugurale della stagione 2019 di Formula 1.
L'Albert Park di Melbourne ospita il Gran Premio d'Australia dal 1996. Si tratta di un tracciato semipermanente, con buona parte della lingua d'asfalto aperta al traffico durante l'anno. Per questa sua caratteristica, quindi, si presenta come una pista molto viscida nelle fasi iniziali del week end di gara ma, via via che si susseguiranno le varie sessioni, il grip aumenterà con l'aumentare dello strato di gomma depositato sul terreno.
Lungo 5.303 metri, l'Albert Park è un tracciato che conta 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra. La frenata più importante è quella di Curva 1, la Jones, dove i piloti sono sottoposti ad una forza di 5,8 G longitudinali, mentre il picco laterale si ha in prossimità della Curva 11, la Waite, con 3,7 G.
La pista di Melbourne è tradizionalmente favorevole alla Ferrari, che qui ha vinto in ben 8 edizioni, l'ultima delle quali nel 2018 con Sebastian Vettel. Detentore del record assoluto di successi è Michael Schumacher a quota 4, mentre tra i piloti in attività troviamo proprio Vettel, con 3 trionfi, oltre ad Hamilton e Raikkonen fermi a 2.
Dal punto di vista tecnico, l'Albert Park è un tracciato che richiede un carico aerodinamico medio. Media è anche l'usura della power unit, mentre alto è il rischio di surriscaldamento, data la scarsa presenza di lunghi rettilinei per far respirare il powertrain.
Il cambio viene azionato per 2.202 volte nel corso della gara, con i piloti che passeranno la maggior parte del tempo in sesta, settima ed ottava marcia. Tali caratteristiche fanno sì che quella di Melbourne non sia una pista eccessivamente severa su questo organo meccanico.
Severo il consumo di carburante: per completare la distanza di gara, Magneti Marelli comunica un fabbisogno di 110 kg di benzina, ovvero il pieno del serbatoio.
La distanza di gara supera i 307 km, pari a 58 giri. Il tempo della pole position del 2018 è di 1'21'168, fatto regstrare da Lewis Hamilton.
La scelta Pirelli per la gara inaugurale della stagione è composta dalla mescola C4, soft, C3, medium e C2, hard. Tra il compound più tenero e quello più duro la differenza è di 1”6.
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