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Force India: manca carico posteriore, c'è un errore nella VJM11

Andy Green, direttore tecnico della squadra di Silverstone, ammette che la monoposto 2018 è instabile nel retrotreno. In Spagna arriverà un pacchetto di novità perchè i dati della galleria coincidono con il CFD, ma non con la macchina reale.

Force India VJM11, flow viz sulla parte inferiore della vettura

Force India VJM11, flow viz sulla parte inferiore della vettura

Giorgio Piola

Sergio Perez, Force India VJM11
Force India VJM11, diffusore
Esteban Ocon, Force India F1
Sergio Perez, Force India VJM11
Force India, prova di pit stop
Force India VJM11 in the garage
Force India VJM11 nose detail
Force India VJM11 front suspension detail

La Force India ha perso il filo. L’anno scorso era costantemente a ridosso dei top team e ora fatica a entrare nella zona punti. La squadra di Silverstone è nona nel mondiale Costruttori e dietro ha solo la Williams, unico team che è ancora rimasto a bocca asciutta.

 La VJM11 si sta rivelando una grande delusione: la monoposto ha un problema importante che ne compromette l’equilibrio nelle curve. I tecnici della squadra stanno cercando di capire cosa non funziona della macchina nella speranza di trovare al più presto una soluzione.

I primi dubbi erano già emersi nei test invernali, ma poi solo in Australia si sono avute delle conferme. Il direttore tecnico, Andy Green ha ammesso: “Eravamo dubbiosi sui dati che avevamo raccolto in pista e, quindi, avevamo bisogno di effettuare dei test sulla macchina per capire se avevamo un problema di correlazione con la galleria del vento”.

"E sappiamo che non c’è un problema di wind tunnel, perché i dati del CFD corrispondono, mentre non c’è allineamento con la vettura reale”.

Green ha specificato che manca il bilanciamento aerodinamico nel retrotreno, per cui diventa difficile valutare anche le novità che sono state introdotte successivamente, come la nuova ala anteriore che ha fatto il suo debutto in Bahrain nello scorso fine settimana.

"Siamo ancora fiduciosi che l'ala anteriore possa darci quello che volevamo", ha proseguito Green "Ma è stata progettata per funzionare con una macchina che genera più carico nel posteriore che al momento non abbiamo”.

"Una volta che dovessimo avere la prevista downforce e si montasse l’ala, questo genererebbe ancora più carico nel posteriore, per cui lo smacco è doppio. Ecco perché ci interessa molto trovare il bandolo della questione”

"È incredibilmente difficile giudicare il potenziale della macchina perché entrano in gioco in modo importante anche le gomme. Quindi non conta solo il carico aerodinamico, ma anche la gestione degli pneumatici: è molto difficile gestire quelli posteriori quando si ha un carico posteriore incostante".

Nuovo pacchetto in Spagna

Green spera cdi portare in pista un aggiornamento per il Gran Premio di Spagna del mese prossimo e conta che gli interventi programmati possano contribuire a risolvere il problema.

"Dovremmo avere qualcosa a Barcellona", ha detto Andy. "In Spagna dovremo portare una soluzione. Se fossimo partiti da un foglio di carta pulito probabilmente saremmo potuto intervenire immediatamente, ma abbiamo una macchina che esiste, per cui è tutto più difficile”.

“C’è un errore di concetto nella macchina 2018 e forse c’è bisogno di tornare indietro” prosegue Green “La macchina, a dispetto di quello che potrebbe sembrare, è molto diversa da quella 2017. Ma qual è la parte della vettura che non funziona? Insomma, lavoriamo sulla lama di un coltello…”.

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