Force India: Mallya non è più direttore del team ma rimane team principal
Il boss del team che ha sede a Silverstone cede il ruolo al figlio Siddarth, ma rimane team principal e ha affermato di non voler vendere il team.
Dr. Vijay Mallya, Sahara Force India Formula One Team Owner with a Kingfisher rickshaw
Sahara Force India F1
Nel corso delle ultime settimane le voci sul possibile passaggio di consegne riguardo la proprietà del team Force India si sono fatte sempre più insistenti. Nelle ultime ore Vijay Mallya ha rassegnato le dimissioni come direttore del team, cedendo il ruolo al figlio Siddarth.
Nonostante questo passo importante, Mallya è rimasto team principal della scuderia di cui è proprietario. Almeno al momento. Mallya ha affermato di volersi concentrare sui problemi legali che lo hanno coinvolto negli ultimi anni, anche se questi non avranno impatto sul team.
"Continuerò a essere il team principal", ha affermato Mallya a Motorsport.com. "Non ci sono ripercussioni su questa manovra, ho solo deciso che sarà mio figlio a rimpiazzarmi in questo ruolo. Devo prendermi cura dei miei problemi legali, dunque è meglio che il team rimanga escluso da tutto ciò".
Mallya ha anche provato a mettere a tacere le voci che lo vorrebbero in procinto di cedere le sue quote del team a un altro acquirente.
"Le voci ci saranno sempre, la gente parla, e parla e parla ancora. Questo è il Paddock della F1. Le finanze del team sono sempre state motivo di speculazione per tanti anni".
"Non andiamo in giro dando segnali di vendita. Ci stiamo concentrando su come ottenere migliori prestazioni della monoposto. Questa è la nostra priorità attuale. E ci stiamo concentrando per trovare più sponsor".
"Siamo in 3 azionisti, non sono l'unico. Se qualcuno arriva e mette contanti sul tavolo noi lo consideriamo per farlo entrare".
Mallya ha anche negato voci che vorrebbero Mercedes in procinto di far diventare la Force India una sorta di team B ampliando la partnership tra le due squadre.
"Non ho avuto alcuna discussione con Mercedes. Loro non ci hanno contattato. Non abbiamo avuto nemmeno discussioni occasionali".
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