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Ferrari, Vettel: "Ho l'assoluta convinzione di poter essere campione del mondo"

Il tedesco della Ferrari arriva a Baku con grande fiducia nonostante un avvio di stagione ben al di sotto delle aspettative. "Serve una scossa, ma non è fondamentale che arrivi a Baku", ha aggiunto.

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Via i baffi, dentro gli attesi aggiornamenti per la SF90. Nella vigilia del weekend di Baku Sebastian Vettel ha mostrato una calma invidiabile, confermando che la delusione mascherata a fatica dopo il Gran Premio di Cina è alle spalle. Seb parla da capitano, da uomo squadra che non vuole far passare la tappa di Baku come un crocevia fondamentale per il Mondiale della Ferrari, un modo per provare a togliere pressione alla squadra.

“Non necessariamente deve essere Baku la svolta – ha confermato Vettel – ma la svolta deve ovviamente arrivare”. Una radiografia chiara, perché con una Mercedes che sembra saper fare solo ‘doppiette’, il tempo a disposizione non è poi molto. Lui, Seb, ha risposto stizzito a chi lo ha provocato chiedendogli se si sente in grado di poter battere Hamilton e Leclerc: “Ho l'assoluta convinzione di poter essere campione del mondo”. La motivazione di certo non manca, ora serve trasformarla in punti, il prima possibile.

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Credi che gli aggiornamenti che porterete in pista questo weekend sulla SF90 daranno subito dei risultati o sono componenti per tracciati differenti rispetto all’atipica pista di Baku?
“Questa di Baku è una pista effettivamente diversa, ma se in generale migliori l'auto i benefici li senti ovunque. Questa è l'idea che abbiamo, e si è deciso di avere alcune novità perché crediamo siamo d’aiuto. Speriamo di trovare in pista gli stessi risultati che abbiamo visto in galleria del vento”.

 

Dopo tre gare nella classifica piloti siete alle spalle di una Red Bull: sei sorpreso?
“Nei test abbiamo avuto ottimi riscontri, ma abbiamo perso un po' di potenziale rispetto alle attese. Credo però che abbiamo dovuto affrontare una Mercedes molto forte, e competitiva si è dimostrata anche la Red Bull, quindi credo che non sia una sorpresa una lotta a tre come quella vista finora. Credo che la Red Bull sarà della partita anche nel proseguo della stagione, perché di solito sono molto forti nello sviluppo della loro monoposto migliorando costantemente la performance”.

Credi che qui a Baku sia cruciale portare a casa la prima vittoria dell’anno?
“È semplice: se vinci ogni gara, vinci il campionato, quindi questo è il modo più semplice per raggiungere l’obiettivo. Nelle prime tre gare non ci siamo riusciti, ma speriamo di arrivarci al più presto. La competizione è molto serrata, sappiamo di aver lasciato per strada dei punti in questa prima fase di stagione e che la Mercedes ha ottenuto capitalizzato tutto il possibile. Sta a noi provare a capovolgere la situazione al più presto”.

Nelle prime tre gare abbiamo sentito Charles un po' impaziente nelle sue comunicazioni via-radio. Ti ricorda un po' te stesso alla sua età?
“Non penso sia una questione di età. Quando si ascolta dall’esterno un team-radio non ci si immedesima nello stato mentale in cui un pilota parla, non siamo seduti su un divano ma in una monoposto che si prova a spingere al massimo possibile. Questo sport è la nostra passione, la nostra vita, e penso che sia normale che tutto sia un po' eccitato: vogliamo tutti vincere, ed è un buon segno quando un pilota è molto determinato a farlo. Se in un team-radio sembrassi molto rilassato probabilmente vi chiedereste se mi interessa davvero vincere”.

Credi che la situazione che Charles sta vivendo con te sia un po' come quella che hai vissuto quando sei arrivato in Red Bull nel 2009?
“Sì e no. Ovviamente ogni situazione è diversa, ma faccio fatica a darvi una risposta in questo senso. Oggi sono diverso e la penso diversamente rispetto a 10 anni fa, come credo tutti”.

Credi di poter battere Lewis e Charles?
“Ho l'assoluta convinzione di poter essere campione del mondo, per rispondere alla tua domanda”.

Si è ipotizzato che la Ferrari abbia un po' ridotto la sua performance per non rischiare problemi di affidabilità.
“No, siamo partiti sempre al massimo in tutte e tre le gare”.

Questo weekend può essere un passaggio cruciale per la stagione della Ferrari?
“Ad alcune persone piace vederla così, pensare che questo fine settimana possa essere decisivo. Ma in realtà abbiamo ancora moltissime gare davanti, e non vedo un momento determinante. Vogliamo vincere, ed è ciò che proviamo a fare in ogni weekend di gara, abbiamo un pacchetto competitivo e sono fiducioso che presto riusciremo a farcela. Di sicuro sappiamo che se faremo altre 18 gare come le tre precedenti, allora sarà troppo tardi per cambiare rotta, ne siamo consapevoli, ma ciò non significa che questo weekend sia il momento cruciale. Ogni giorno è importante, ogni venerdì, ogni sabato, ogni domenica, anche i giorni che non siamo in pista, quando in fabbrica si lavora per gli sviluppi”.

In Cina, dopo la qualifica, hai detto “sappiamo perché abbiamo perso”, riferendoti alla pole mancata. A cosa ti riferivi?
“Abbiamo visto la direzione del vento cambiare, una variazione che mi ha aiutato nella prima parte della pista ma mi ha ostacolato nella seconda. Ho perso un sacco di tempo lungo il rettilineo, ma alla fine è stata una situazione uguale per tutti. Dopo le qualifiche ho controllato, ed in effetti ho perso circa due decimi lungo il rettilineo, solo che in macchina ho pensato di essere stato solo io ad essere penalizzato, ma forse anche altri piloti hanno pagato in quel frangente”.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari cammina in pista con i suoi ingegneri
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari e Jock Clear, Ingegnere di Pista, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari Cammina in pista con i suoi ingegneri
Sebastian Vettel, Ferrari cammina in pista con i suoi ingegneri
Sebastian Vettel, Ferrari cammina in pista con i suoi ingegneri
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari cammina in pista con i suoi ingegneri
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede George Russell, Williams Racing FW42
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 e Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari, terzo, festeggia con la squadra
Podio: il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, il secondo Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, il terzo Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari, terzo, al Parco Chiuso
Sebastian Vettel, Ferrari, terzo, con il trofeo
Sebastian Vettel, Ferrari, terzo, festeggia con lo champagne sul podio
Sebastian Vettel, Ferrari, terzo, ispeziona la sua monoposto al Parco Chiuso
Sebastian Vettel, Ferrari, terzo, solleva il trofeo
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, lotta con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari, festeggia sul podio
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, effettua un pit stop
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
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