Ferrari: una risposta sull'ammissibilità del ricorso sul caso Vettel già oggi o domani
I quattro commissari sportivi del GP del Canada (Emanuele Pirro, Gerd Ennser, Mathieu Remmerie e Mike Kaerne) stanno leggendo il ricorso della Scuderia e si sentiranno oggi in conference call per esprimere un parere sulle nuove prove che la Ferrari ieri ha presentato alla FIA.
Sebastian Vettel, Ferrari, seconda posizione, cambia le posizioni in segno di protesta contro una penalità che gli è costata la vittoria
Steve Etherington / Motorsport Images
La revisione del caso Vettel è già iniziata: i quattro commissari del collegio sportivo del GP del Canada hanno ricevuto dalla FIA la documentazione nella quale la Ferrari porta le nuove prove che potrebbero rendere ammissibile il ricorso della Scuderia.
Emanuele Pirro, Gerd Ennser, Mathieu Remmerie e Mike Kaerne, ciascuno nel proprio ufficio, sta ora esaminando le carte per valutare se nella memoria giunta ieri alla Federazione Internazionale da Maranello ci siano gli elementi per ridiscutere il provvedimento n. 42 preso durante il GP del Canada, nel quale Sebastian Vettel è stato sanzionato con una penalità in tempo di 5 secondi per aver forzato Lewis Hamilton ad andare fuori pista dopo essere rientrato sull'asfalto dopo un taglio di chicane.
Come si ricorderà, il GP del Canada è stato vinto dal penta-campione con la Mercedes anche se il tedesco ha tagliato per primo il traguardo alla bandiera a scacchi. I quattro commissari sportivi FIA (che sono diversi da quelli che entreranno in servizio al Paul Ricard per il GP di Francia) in giornata si sentiranno in conference-call per deliberare una decisione sull'ammisibilità delle nuove prove.
Se non saranno ravvisati nuovi elementi oggettivi il caso Vettel potrebbe avere una sua fine oggi stesso o domani, diversamente i quattro steward saranno invitati al Castellet per ascoltare le argomentazioni Ferrari e in questo caso non è affatto escluso che la squadra del Cavallino voglia far sentire proprio Sebastian Vettel come testimone victo che il quattro volte campione in Canada non ha mai parlato con i commissari.
La Scuderia intende dimostrare che l'azione di Sebastian non è stata affatto pericolosa, ma il pilota del Cavallino anzi è stato impegnato a controllare la SF90 dopo l'uscita senza alcuna volontà di recare danno a Lewis Hamilton.
La sensazione è che la FIA voglia arrivare a una sentenza definitiva prima della partenza del GP di Francia per non lasciare ulteriori strascichi a una vicenda che ha generato già molte polemiche…
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