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Ferrari: un miracolo di Leclerc o la Rossa rialza la testa?

Anche se la prima fila è stata monopolizzata dalle Mercedes, stupisce che su una pista poco adatta alla SF90 Charles sia arrivato solo a 79 millesimi dalle frecce d'argento. A Maranello scommettono sulle gomme soft e potrebbero pensare a una strategia a due soste.

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Settantanove millesimi hanno separato Charles Leclerc dal poleman Valtteri Bottas al termine delle qualifiche di Silverstone.

In mezzo a questo spazio, impossibile da valutare per l’occhio umano, si è infilato Lewis Hamilton, ma non è questo il punto. Se alla vigilia di Silverstone (ed anche dopo le prove libere di ieri) si fosse ipotizzata una Ferrari a meno di un decimo dalla pole position, probabilmente sarebbe stato giudicato un pronostico più da tifoso che da addetto ai lavori. Ma lo sport è una scienza meno esatta di quanto a volte si sia portati a credere, e il fascino è soprattutto questo. 

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Mattia Binotto ha sottolineato che il lavoro svolto dalle squadre il venerdì non è necessariamente lo stesso in tutti i box, cosa credibilissima. Ma allo stesso tempo ieri sia Vettel che Leclerc non sembravano essere molto soddisfatti dei riscontri arrivati dalla pista, e questo ha influenzato molto i giudizi, indirizzando le previsioni verso un weekend in cui Ferrari avrebbe dovuto difendere con i denti il ruolo di seconda forza, piuttosto che provare uno sgambetto alla Mercedes.

Dati alla mano, la Ferrari ha raggiunto l’obiettivo della vigilia, ovvero centrare il traguardo della terza posizione, e lo ha fatto grazie ad uno straordinario giro di Leclerc, per tutto il weekend una spanna sopra le performance di Vettel.

Ma è un terzo posto che assume un significato importante per la Ferrari, perché arrivato al termine di una sessione di qualifica tutt’altro che scontata. Leclerc aveva la pole in mano fino alla curva 16, poi alla 17 e 18 ha pagato dazio alle doti della Mercedes nei tratti guidati.

L’analisi delle immagini on-board (osservate attentamente anche dalla stessa Ferrari) hanno evidenziato come ai due piloti Mercedes serva metà angolo di sterzo rispetto a quello necessario a Vettel e Leclerc per percorrere le stesse curve, una qualità che a Silverstone è emersa in modo particolare. Ma nonostante tutto, il tandem Bottas-Hamilton ha dovuto spremere tutto il possibile per assicurarsi la prima fila.

Leclerc è stato straordinario, offrendo un antipasto del suo potenziale in Q1 con il crono di 1’25”533, un tempo ritenuto difficilmente raggiungibile con quella mescola dalla Pirelli, al punto da mettere fuori strada chi pronosticava ‘temponi’ con il passaggio alle soft.

 

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L’exploit finale è arrivato poco dopo in Q3, e a fine sessione gli stessi tecnici della Ferrari si sono strofinati gli occhi davanti al tempo di Charles. La terza posizione non è un piazzamento da champagne per la Ferrari, ma l’impresa di Leclerc lo meriterebbe.

“Complessivamente siamo molto contenti della prestazione – ha ammesso Charles - molto vicina alla Mercedes e… non ce l'aspettavamo, credevamo che avremmo dovuto lottare di più! È stata una buona sessione di qualifica, ovviamente si spera sempre in qualcosa di più, ma il terzo posto è il meglio che si potesse fare oggi”.

Ha ragione il monegasco nel sottolineare che si prova sempre e comunque a fare un passo in più, ma essersi messa alle spalle la Red Bull di Max Verstappen (quarto ad un decimo da Leclerc) non è un risultato insignificante. L’ideale per la Ferrari sarebbe stato monopolizzare la seconda fila, ma Vettel oggi non era in giornata, come è stato ammesso dallo stesso tedesco.

“Semplicemente non ho fatto… clic. Per quanto mi riguarda sin dalla Q1 non sono stato in grado di trovare il giusto feeling con la monoposto, i miei tempi sono stati sempre gli stessi, e a differenza di altri piloti ho faticato ad interpretare la pista. Non sono riuscito a usare il potenziale della vettura, e ovviamente non sono contento. Ma la gara è domani, vedremo come andrà”.

Dopo la pole position di Montreal, Vettel in qualifica è stato sempre dietro il giovane compagno di squadra, ma al di là di un bilancio che lo vede ancora in vantaggio (6-4), ad impressionare è stato il gap di sei decimi pagato nei confronti del compagno di squadra.

Se oggi in pista ci fossero stati due Seb, per i tecnici del Cavallino sarebbe stata dura spiegare la giusta direzione del lavoro svolto sul set up nella serata di ieri. 

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Sfumata l’euforia per il tempone, l’attenzione di Leclerc si è subito rivolta alla gara. La Ferrari ha scelto di scattare al via con gomme soft, strategia utilizzata già nella precedente gara a Spielberg. Pista e condizioni ambientali sono decisamente diverse rispetto al Red Bull Ring, ma nel box del Cavallino sono convinti della scelta fatta, confermando anche quanto sostenuto dopo la corsa austriaca.

Leclerc avrebbe potuto passare agevolmente il taglio della Q2 con le medie (il tempo lo aveva già ottenuto), quindi è stata una scelta strategica precisa. Come precisa sembra anche essere la strategia di gara, ovvero soft al via, poi hard con un’opzione: utilizzare un secondo set di soft qualora si puntasse su due soste. Leclerc è infatti l’unico tra i big ad aver conservato proprio un set di gomme ‘rosse’ nuove.

Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, ai box
Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, transita sull'erba
Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari, nell'abitacolo della sua monoposto
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90, dettaglio dell'ala posteriore
Ferrari SF90, muso
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Ferrari SF90, dettaglio delle centraline
Ferrari SF90, dettaglio del fondo
Dettaglio dell'ala anteriore della Ferrari SF90
Freno anteriore della Ferrari SF90
Dettaglio dell'ala anteriore della Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari firma un autografo ad un fan
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