Ferrari: sulla durata non bisogna farsi prendere in... giro
Il distacco nella simulazione di qualifica di Leclerc dalle Mercedes non deve portare fuori strada, perché la Rossa soffre nel passo gara e anche le Red Bull possono diventare minacciose.
Foto di: motosport.com
Sarà una lunga serata quella che attende i tecnici della Ferrari sul circuito di Silverstone. Che sulla pista britannica la SF90 non avrebbe trovato le condizioni ideali era nelle aspettative della vigilia, quindi i riscontri della prima giornata di prove non si possono considerare una sorpresa.
Ad una prima occhiata nella simulazione di qualifica Leclerc ha ottenuto un buon tempo, a 0”197 da Valtteri Bottas e a un decimo da Lewis Hamilton. Un margine che lascerebbe uno spiraglio di speranza in merito alla possibilità di puntare ad una prima fila nelle qualifiche di domani, ma al netto di diverse considerazioni (che un peso ce l’hanno), il quadro che si presenta è diverso.
Bottas ha ottenuto il suo crono nel primo giro lanciato, non riuscendo a migliorare nel secondo ‘run’ a causa del vento alzatosi alle Becketts, ma i dati nel confronto con Leclerc sono molto esplicativi.
La differenza a favore della Mercedes è tutta nel terzo settore, dove Bottas ha inflitto a Leclerc 0”472. I dati telemetrici sono molto chiari: il finlandese alla Stowe è transitato ben 14 km/h più veloce della Ferrari numero 16, ed anche sull’ultima curva il divario è stato di 6 km/h a favore della Mercedes.
La SF90, come di consueto, sin difende sui rettilinei, ma Silverstone non è Monza, e la velocità di punta (per quanto elevata) non basta.
Hamilton, oggi ‘solo’ secondo, è stato uno dei numerosissimi piloti ad aver familiarizzato con le vie di fuga delle Becketts, e i suoi due tentativi di giro veloce non sono stati impeccabili. Lewis ha comunque rimediato solo 69 millesimi da Bottas, ma soprattutto non ha sbagliato nulla nella simulazione di gara, completata ad un ritmo proibitivo per tutta la concorrenza.
Non è stato un pomeriggio lineare, a causa di un congelamento della sessione con virtual safety car dovuta allo stop di Daniel Ricciardo, ma i big sono comunque riusciti a completare giri sufficienti per trarre delle valutazioni.
Sette le tornate percorse da Hamilton con le medie (tempo medio 1’30”8), mescola con cui Bottas ha girato alle media di 1’31”1. Per dare un riferimento, Leclerc con le gomme gialle ha ottenuto una media di 1’32”6, un secondo in più del valore medio di Verstappen, 1’31”6. L’olandese si è confermato più veloce anche della Ferrari di Vettel nel confronto con le soft, con un tempo medio di 1’32”3 contro 1”32”6 del tedesco.
Oltre al cronometro, anche le immagini hanno confermato i problemi di Seb e Leclerc, ovvero un vistoso graining sull’anteriore sinistra apparso sulle monoposto dopo pochi giri. Entrambe le Ferrari sono apparse in difficoltà nei tratti guidati di Silverstone, soprattutto nel terzo settore, con la monoposto che ha faticato decisamente più di Mercedes e Red Bull in ingresso curva e scivolando parecchio in uscita.
Curiosamente uno dei piloti a lamentarsi di più al termine della giornata è stato Verstappen che ha giudicato il suo venerdì uno dei peggiori di sempre.
L’olandese della Red Bull non è andato oltre il settimo tempo, a 0”830 da Bottas, ma il suo crono lo ha ottenuto con gomme medie, allungando la lista degli ‘escursionisti’ quando ha montato le soft.
“È promettente vedere che nonostante tutto siamo vicini a Mercedes e Ferrari perché so che abbiamo molto potenziale”.
Un augurio per Max e per la Red Bull, in una giornata in cui Pierre Gasly è tornato ad occupare le posizioni che il team si attende da lui, e allo stesso tempo una minaccia per la Ferrari, che potrà contare su una modalità qualifica più efficiente (che in questo weekend non è Mercedes) ma un passo gara oggi non all’altezza di Verstappen e Gasly.
C’è tempo per migliorare, lo sanno bene Vettel, Leclerc e tutto il box del Cavallino, ma al momento non sembra essere un’impresa semplice per la Scuderia assicurarsi il ruolo di seconda forza, che sembra l’obiettivo realistico della trasferta di Silverstone. L’obiettivo è alla portata, ma non è affatto scontato.
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