Ferrari: modificato il diffusore posteriore visto nei test in Ungheria
Sulla SF70H prosegue il certosino lavoro di sviluppo della Rossa nel tentativo di mantenere il carico aerodinamico, migliorando l'efficienza con una riduzione della resistenza all'avanzamento alla ricerca di una maggiore velocità.
Ferrari SF70H dettaglio posteriore
Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari in America ha portato il diffusore posteriore che si era visto brevemente nei test all’Hungaroring in agosto e che poi era stato messo in naftalina dai tecnici del Cavallino.
Si era pensato che quella fosse una delle poche soluzioni che erano state bocciate nella prolifica annata degli aerodinamici Rossi, mentre è riapparsa ad Austin anche se rivista e corretta con un piccolo aggiustamento nella parte centrale che adesso ha un andamento lineare mentre in precedenza era curva.
C'è anche un piccolo deviatore di flusso
L'immagine mostra inoltre l'aggiunta ai lati della struttura deformabile del cambio di un piccolo deviatore di flusso che lavora in sinergia con l'aletta da sempre presente poco più sopra. In questa configurazione la Ferrari può rinunciare al Monkey seat, migliorando l'efficienza aerodinamica della SF70H perché si può ridurre la resistenza all'avanzamento della monoposto per avere una maggiore velocità massima.
E' un'area dove lavora anche la Mercedes
Anche la Mercedes ha sperimentato aveva sperimentato in Austria un'aletta nella stessa area nel tentativo di facilitare l'estrazione del flusso dal diffusore posteriore. Come si può capire chiaramente si delineano i punti più interessanti dello sviluppo delle monoposto e le squadre orientano l'attenzione in quelle aree...
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