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Ferrari: Leclerc ha disobbedito alla squadra, ma nessuno ha avuto da recriminare

Quando Leclerc ha infilato Vettel nel GP del Bahrain per prendere la testa della corsa, non ha rispettato un ordine di squadra, ma è vero che Sebastian aveva commesso un errore che aveva fatto avvicinare Charles più del previsto. A Maranello sta cambiando qualcosa?

Charles Leclerc, Ferrari SF90 sorpassa Sebastian Vettel, Ferrari SF90 e va al comando

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ha destato curiosità ed interesse un video on-board di Charles Leclerc durante il Gran Premio del Bahrain.

Nel corso del quinto giro il monegasco ha chiamato il suo ingegnere Xavier Marcos: “Ragazzi, sono più veloce”, riferendosi a  Vettel, in quel momento leader della corsa.

Dopo qualche secondo è arrivata la risposta del muretto box: “Resta li per due giri”. Alla fine della quinta tornata Leclerc ha però affiancato Vettel sul rettilineo principale, superandolo senza problemi prima della staccata della curva 1.

Osservando il video sembra chiaramente che Leclerc abbia disobbedito alle indicazioni arrivate del suo muretto box, ma non ci sono però state code polemiche dopo la corsa, e questo ha smorzato un po' l’episodio, ma non del tutto la curiosità.

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Quello che è certo è in quel frangente della corsa Leclerc aveva un passo decisamente più veloce di Vettel, e Seb alla fine del quinto giro ha commesso un piccolo errore all’uscita dell’ultima curva andando a compromettere un po' la sua velocità sul dritto.

Grazie anche al vantaggio di poter utilizzare il DRS, Leclerc ha sfilato il compagno di squadra senza problemi, prendendo il comando della corsa, e ha subito allungato su Vettel, evidenziando di aver preso la decisione giusta.

Ma il monegasco ha disubbidito alla squadra? Di fatto sì, anche se poi la corsa ha detto che la sua ‘trasgressione’ è stata azzeccatissima come strategia. Se fosse rimasto alle spalle di Seebastian, Charles si sarebbe ritrovato alle prese con la Mercedes di Hamilton dopo il primo pit-stop, complicando parecchio la sua gara.

Le vicende successive, con Vettel che ha vanificato la possibilità di lottare per il podio con il testacoda al giro 38, hanno fatto perdere importanza all’episodio, ma sarà interessante verificare cosa accadrà nelle prossime gare se si presenterà una situazione simile.

Leclerc aveva masticato amaro a Melbourne, rispettando gli ordini del muretto-box ed accodandosi al compagno di squadra fino alla bandiera a scacchi, ma dopo la corsa (seppur in modo molto composto) la sua delusione era tangibile.

Charles Leclerc, Ferrari SF90, lotta con Sebastian Vettel, Ferrari SF90, per la testa della gara
Charles Leclerc, Ferrari SF90, lotta con Sebastian Vettel, Ferrari SF90, per la testa della gara
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, affianca Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, affianca Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, affianca Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari, parla con il suo compagno di squadra Charles Leclerc, Ferrari, 3° classificato, dopo la gara
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Mattia Binotto ha sottolineato più volte nei giorni precedenti il Gran Premio del Bahrain che i piloti sarebbero stati liberi di correre, a patto di non compromettere il bottino di squadra, e non è passata inosservata la differenza del messaggio rispetto al ‘priorità Vettel’ sentito durante i test di Barcellona.

Seb non è forse al massimo della sua forma mentale e può aver bisogno di tempo per ritrovare la sua tranquillità, ma è un tempo che la Ferrari non può permettersi, soprattutto avendo in casa c'è un cavallino scalpitante come Leclerc.

 

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