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Ferrari: le scelte sono state fatte più per la gara che per la qualifica

La squadra del Cavallino si accontenta del quarto e quinto tempo in griglia, con Raikkonen che vince 11-10 il derby della qualifica con Vettel, ma i tecnici della Scuderia hanno lavorato per la corsa per cui domani si aspettano che...

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H

Foto di: XPB Images

Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal
Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari
Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal with Mattia Binotto, Ferrari Chief Technical Officer
Sebastian Vettel, Ferrari with Pasquale Lattuneddu, FOM and Bernie Ecclestone

Un quarto ed un quinto posto è il risultato di una qualifica che per la Ferrari tutto sommato non è male. Tolte le solite “stellari” Mercedes, e considerando che ad Abu Dhabi un giro è di 100 secondi, i margini tra le due Rosse e la Red Bull sono stati decisamente ridotti.

La zampata finale di Daniel Ricciardo ha tolto alla Scuderia una seconda fila tutta Rossa che ad un certo punto è sembrata possibile, ma sulla bilancia va messo anche l’errore commesso da un lanciatissimo Max Verstappen, che avrebbe potuto far scalare di una posizione entrambe le SF16-H. Un bilancio che tutto sommato ci sta, ma che apre diversi scenari in vista della gara di domani, corsa in cui i valori in campo potrebbero cambiare.

La prima domanda a cui la gara dovrà rispondere è quella in merito alla scelta strategia della Red Bull, che scatterà con gomme supersoft. Raikkonen e Vettel potrebbero avere una buona chance per sopravanzare Ricciardo nei primi tre giri, poi però sarà da valutare quanto riuscirà a capitalizzare la Red Bull ritardando la prima sosta.

In Ferrari (lo ha confermato Vettel) hanno lavorato sul set up basandosi sulla temperatura prevista nella gara di domani (dai 24 ai 26 gradi di asfalto), e forse in qualifica questa scelta non è stata l’ideale.

“Dopo questa mattina ci aspettavamo qualcosa di più – ha spiegato Seb - se non di lottare con le Mercedes almeno di battere la Red Bull. Non credo fossimo più lenti, ma non siamo riusciti a mettere insieme il giro quando serviva. Probabilmente siamo stati un po' troppo aggressivi cercando di anticipare le condizioni della pista".

"Per domani questo dovrebbe aiutare, per stasera forse era un po' troppo. Ad ogni modo la macchina funziona bene, oggi siamo riusciti a migliorarla. Le Mercedes sono un po' lontane, ma domani speriamo di finire davanti a Red Bull. Siamo sulla mescola più morbida e questo dovrebbe avvantaggiarci sia in partenza che durante il primo giro”.

Il bilancio stagionale interno alla Scuderia, vede in qualifica un 11-10 a favore di Raikkonen, che ha sopravanzato il compagno di squadra di 57 millesimi. Un piccolo successo per Iceman, arrivato dopo un 2015 con tutt’altri esiti sul fronte del confronto interno.

“E’ stata una buona qualifica – ha infatti commentato Kimi - la mia macchina si è comportata bene tutto il giorno. Oggi siamo stati molto più veloci rispetto alle prove libere, abbiamo fatto del nostro meglio e ci è mancato poco per conquistare il terzo posto, ma il mio ultimo giro in alcuni punti non è stato perfetto”.

Parole che nel peso specifico di Raikkonen sanno quasi di trionfo...

“E' difficile dire se domani saremo in grado di lottare con le Mercedes – ha concluso - di solito in condizioni di gara il distacco si riduce, ma sono sicuro che anche loro saranno molto veloci. Domani possiamo solo cercare di fare del nostro meglio, tenteremo di partire bene e poi vedremo”.

E Vettel?
“Non sono molto contento di questo risultato. Per cominciare, ho faticato un po' con il bilanciamento della vettura: alla fine andava meglio, ma all'ultimo giro ho avuto un po' di problemi nell'ultimo settore. Avevo visto il fumo sollevato da Verstappen davanti a me e ho perso un po' di concentrazione”.

E’ vero, sono piccole cose in una stagione in cui rispetto alle premesse il bottino finale è ben poca cosa, ma in ogni box di Formula 1 (senza alcuna eccezione) a fine anno ogni dato è utile per mettere la propria causa sul tavolo, e dopo anni di sofferenza, questa volte Kimi può alzare la testa

 

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