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Ferrari: le modifiche funzionano e la velocità c'è, ma la Mercedes è temibile

La giornata di prove libere del GP d'Azerbaijan indica che la Ferrari è in crescita, ma l'aver saltato il primo turno per l'apertura del tombino ha dato poche indicazioni per trarre dati sicuri e non si possono escludere delle sorprese domani.

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Iniziare un weekend con un uno-due decisamente autoritario non è mai una cattiva notizia. La Ferrari, arrivata in Azerbaijan in debito d’ossigeno, ha messo la prima asticella nel fine settimana di Baku, tradizionalmente molto lungo e capace di capovolgere anche gerarchie che sembrano essere tassative.

Delle tre ore di prove in programma il venerdì, a Baku ne sono state disputate meno della metà, costringendo le squadre a compattare al massimo possibile i programmi di lavoro.

Ne è emersa una giornata che ha detto molto meno del previsto, posticipando a domani parecchie domande in cerca ancora di risposte. Qualcosa il venerdì di Baku ha comunque detto: la SF90 portata a Baku dopo il lifting tecnico ha fornito riscontri positivi, al di là del primo e secondo tempo di giornata di Leclerc e Vettel.

“Nel complesso ho avuto delle buone sensazioni - ha commentato Charles - nel complesso mi sono sentito a mio agio in macchina”, è stata la replica di Vettel.

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La Ferrari ha confermato l’attesa ottima velocità in rettilineo, e a Baku è un vantaggio considerevole. Un beneficio che può valere un top-speed da primato, e che tanto ha impressionato (a sentire Hamilton) gli uomini della Mercedes. Ma sono parole già sentite due settimane fa in Cina, weekend nel quale sia la qualifica che la gara hanno poi detto altro, smentendo (o smascherato) le teorie probabilmente scaramantiche della Mercedes.

Insieme a molti dati di cui si nutrono gli ingegneri nel venerdì di Baku sono mancate anche le simulazioni di gara. Pochi i giri percorsi, e per di più frammentati dalla bandiera rossa esposta per l’incidente accaduto a Daniil Kvyat. 

Anche in questo caso i tempi sul giro (con Mercedes più veloce) vanno presi con le pinze, visto che la variabile pista ha avuto un’influenza notevole sui tempi sul giro. “Domani probabilmente avremo maggiori elementi per farci un’idea più chiara dei valori in campo”, ha commentato Vettel, e non solo lui.

I 6.003 metri del tracciato di Baku sono stati finora la vera variabile del weekend, ad iniziare dal tombino che ha fatto rischiare grosso George Russell nella sessione del mattino (incidente accaduto dopo 13 minuti dal via e che ha concluso la FP1), fino allo sporco che ha trasformato l’asfalto in un serpentone stile Dakar. Ogni volta che i piloti si sono spostati di traiettoria, anche di sola mezza ruota, si è subito puntualmente alzata una nuvola di terra e foglie. 

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Team e piloti sperano di trovare condizioni migliori nella giornata di domani, ma se il vento non darà tregua sarà difficile garantire una pista pulita a prescindere dal lavoro che verrà fatto dagli addetti alla sicurezza del tracciato.

È molto probabile che nella sessione FP3 ci sarà chi proverà dei long-run, ultima chance per lavorare sui setup in vista della gara di domenica, e considerando che la qualifica a Baku è decisamente meno cruciale rispetto ad altre piste.

A meno che… chi domenica riuscirà a sfilare al comando alla prima curva non abbia la velocità per poter allungare nei primi giri portandosi fuori dalla zona DRS.

È ciò in cui spera la Ferrari, una fuga solitaria per i 51 giri in programma, ma Baku insegna che servono in ogni caso le dita incrociate, perché la safety car fa parte di questa corsa come il rettilineo di 2.200 metri.

Charles Leclerc, Ferrari SF90, lascia il garage
Sebastian Vettel, Ferrari, firma un autografo
Ferrari SF90, dettaglio del cestello del freno anteriore
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari
Vernice Flow viz sulla monoposto di Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari
Ferrari SF90, dettaglio dell'ala anteriore
Ferrari SF90, dettaglio dell'ala posteriore
Sebastian Vettel, Ferrari parla con i media
Sebastian Vettel, Ferrari nel paddock
Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
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