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Ferrari: la simulazione di gara in Supersoft con molta benzina

Il mezzo secondo che la SF70H di Vettel ha rimediato nelle libere australiane evidenzia che la Mercedes resta davanti, ma a Maranello sono convinti di ridurre il gap domani, perché la Rossa aveva il setup sbagliato. E nel long run...

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

LAT Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari with Stefania Bocchi, Ferrari Press Officer
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H

Non è stato il venerdì ideale quello vissuto nel box Ferrari, ma l’impressione è che non ci siano cali di fiducia. Due gli inconvenienti accaduti a Sebastian Vettel (un problema al DRS e un problema elettrico alla MGU-K, entrambi nella FP1), ma a complicare la vita agli ingegneri della Rossa è stato soprattutto un assetto che non si è sposato bene con la configurazione e le condizioni del tracciato di Albert Park.

Sul setup ci sono stati dei passi avanti nella sessione FP2, ma resta ancora del lavoro da fare in vista di domani. Il mezzo secondo di distacco che Vettel ha rimediato da Hamilton è un divario importante, ma dagli uomini di Maranello trapela la possibilità di recuperare almeno una parte del gap.

Il lavoro svolto nel pomeriggio da Sebastian Vettel non è di facile interpretazione. Il tedesco è sceso in pista per la simulazione di gara con gomme SuperSoft, ma dando l’impressione di avere imbarcato una notevole quantità di carburante.

I riscontri cronometrici (rispetto a Mercedes a parità di mescola) non sono stati eccezionali, ma sorge il dubbio che sia stata simulata la possibilità di provare a superare la qualifica Q2 con la supersoft, o che in alternativa possa essere stata ipotizzata una strategia a due soste, con un primo pit-stop molto anticipato. Da qui la necessità di valutare il comportamento della vettura con molto carburante e gomma “rossa”.

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