Ferrari: la SF70H è andata in crisi con le gomme full wet
Raikkonen e Vettel si trovano in terza fila dopo una deludente qualifica sul bagnato. Le Rosse sono naufragate con le gomme da bagnato. I due piloti non avevano grip perché gli pneumatici non sono andati mai in temperatura.
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sutton Motorsport Images
La pioggia che ha stravolto il sabato del Gran Premio d’Italia non è stata d’aiuto alla Ferrari. Anzi, quella seconda fila che in una qualifica ordinaria sarebbe stata il minimo sindacale, è sfuggita di mano a favore di piloti che ricorderanno a lungo questo sabato Monzese.
Riassumere quanto visto oggi sul circuito brianzolo non è proprio semplice. I numeri dicono che Kimi Raikkonen non è andato oltre la settima posizione finale, a 2”433 da Hamilton, precedendo un Sebastian Vettel che si è beccato 2”510 dal suo rivale diretto per il campionato. Ma cosa è successo?
“Sono stato sorpreso dalla performance dei nostri avversari – ha commentato Vettel – noi semplicemente non avevamo quel ritmo. Al momento non conosciamo ancora i motivi che ci hanno condizionato, cercheremo di capire. Ovviamente qualcosa non ha funzionato, non tutto è combaciato come avrebbe dovuto. Ora non ci resta che pensare a domani…”.
Dalla Ferrari è trapelato che i problemi che hanno reso ancora più nero un sabato monzese con ben poco sole, sono da ricercare nell’abbinamento tra la SF70H e la gomma full-wet, un matrimonio che non si è rivelato particolarmente felice.
Sia Vettel che Raikkonen nei giri percorsi nella sessione Q3 sono sembrati sulle uova, alle prese con una monoposto senza trazione. La causa è stata l’impossibilità a mettere la mescola nella giusta temperatura di funzionamento, problema diventato ancora più penalizzante con l’aumento della pioggia nei dieci minuti finali della sessione.
“Ero praticamente senza grip - ha confermato Raikkonen al termine di un pomeriggio molto più in salita del previsto – niente temperatura e niente grip, niente grip e poca possibilità di portare le gomme in temperatura”.
Nella prima sessione (con gomme intermedie) Vettel ha concluso alle spalle delle due Mercedes, rimediando 1”482 dalla più veloce (Bottas). Margine confermato anche in Q2, disputata sempre con gomme intermedie, ma questa volta da Hamilton.
In Q3 tutti hanno dovuto calzare la full-wet (solo le due Mercedes e Vettel hanno iniziato la sessione con le intermedie ma sono subito tornati ai box) e qui il margine di Vettel è progressivamente aumentato, arrivando a quei due secondi e mezzo che sono stati invece una costante per Raikkonen in tutte le sessioni.
Passato alle full-wet, Vettel ha faticato molto a trovare il ritmo sperato, lamentando un calo di performance in tutti i tratti guidati del tracciato, e sulla pista che lo ha visto trionfare per la prima volta in Formula 1 (proprio in condizioni di bagnato estremo come quelle odierne) il tedesco ha trovato il sabato più deludente della stagione, che lo ha visto franare dietro il compagno di squadra.
Buon per la Ferrari che le due Red Bull pagheranno dazio alla mancanza di affidabilità sempre più allarmante dei motori Renault, aprendo così le porte della terza fila della griglia di domani alle due rosse.
In attesa di capire i motivi del rapporto conflittuale tra le Rosse e le gomme blu, lo sguardo va a domani, quando tutto sarà asciutto. Terminate le qualifiche, i distacchi abissali rimediati dal Vettel e Raikkonen hanno fatto ipotizzare che nel box del Cavallino si fosse scelto un assetto molto scarico in vista della gara, considerando anche le penalità che sconteranno le due Red Bull, che di fatto avrebbero garantito alle Rosse la seconda fila della griglia.
Il piano ipotizzato di una seconda fila apparentemente facile sarebbe comunque stato reso fallimentare dagli exploit di Stroll ed Ocon, che si preannunciano avversari ostici da superare in gara soprattutto se l’obiettivo è farlo nei primissimi giri. Ma a conti fatti sembra esserci poco di strategico nel risultato ottenuto oggi da Raikkonen e Vettel…
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