Ferrari: la leva della frizione col ditale ora è in materiali compositi
Fra le novità tecniche che la Ferrari ha introdotto a Baku c'è anche la nuova leva della frizione: oltre a essere in materiali compositi per essere più leggera e meno visibile agli occhi indiscreti, adesso ha anche una diversa impugnatura.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Il tema delle partenza rimane uno degli argomenti che in Formula 1 non passano mai di moda. La Ferrari ha lavorato sodo dopo il GP del Canada per capire cosa avesse messo in crisi sia Sebastian Vettel che Kimi Raikkonen.
A giudicare dallo scatto di Baku le cose sono decisamente migliorate: il tedesco si è subito accodato a Lewis Hamilton, mentre Kimi Raikkonen aveva abilmente infilato la Mercedes di Valtteri Bottas, prima che il collega connazionale decidesse di centrarlo alla Curva 2, demolendogli un deviatore di flusso e l'aerodinamica della fiancata sinistra.
A Maranello c'è un gruppo di lavoro che è destinato a sviluppare la leva della frizione: praticamente ad ogni GP ci sono delle piccole novità dietro al volante computer della Rossa e, talvolta, gli aggiornamenti vengono proposti fra una sessione di prove e l'altra.
Nell'immagine sotto, vi mostriamo la SF70H che i meccanici del Cavallino avevano portato alle verifiche FIA giovedì pomeriggio: è facile notare le due leve in metallo perché riflettono la luce e si osservano in modo particolare rispetto ad un ambiente come l'abitacolo che è sua una base scura.
La foto ci mostra come il bilanciere della frizione sia collocato dietro all'attacco a baionetta del volante sul piantone dello sterzo. La leva è rettilinea ed è leggermente inclinata verso la parte anteriore e mostra la presenza del ditale che ha fatto la sua comparsa a partire dal GP di Spagna.
La presenza del ditale sul paddle ha permesso alle squadre di non dover rispettare i 50 mm che la leva della frizione deve mantenere da qualsiasi altro elemento. In questo modo è possibile che il comando della frizione possa essere possa essere posizionato in funzione della ergonomia delle mani dei piloti, consentendo un’azione della leva più precisa con le dita.
A Baku il paddle in carbonio
Prima delle qualifiche del GP azero, invece, Sebastian Vettel è passato alla versione in materiali compositi: la Ferrari non si è limitata a realizzare il paddle precedente in carbonio (così si può risparmiare un po' di peso e si rende più difficile la vista ai... curiosi), ma è stata proposta una soluzione più evoluta che si avvicina sempre di più a quella che la Mercedes aveva montato sulla W08 già nei test invernali a Barcellona.
Sotto, infatti, potete vedere la leva che adesso è stata arcuata per assumere la forma morfologica delle dita. Il ditale è stato maggiorato e, soprattutto, la leva è spostata più in avanti, visto che la posizione di partenza è ben oltre l'attacco a baionetta del volante. E' evidente che i tecnici del Cavallino hanno studiato i movimenti della mano di Vettel per trovare la posizione migliore perché il pilota tedesco possa "sentire" il punto di stacco della frizione.
La FIA, infatti, quest'anno ha vietato l'uso della doppia leva della frizione che si era diffusa l'anno scorso: la prima serviva a trovare il punto di stacco, mentre la seconda era utilizzata per la partenza vera e propria.
La Ferrari aveva iniziato la stagione 2017, sotto, con una leva della frizione molto lunga dotata di una notevole corsa che doveva permettere al pilota di trovare l’ideale punto di stacco della frizione, ma poi è passata al concetto che è stato sviluppato dalla Mercedes (video sotto).
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