Ferrari: in Ungheria Vettel cerca conferme, Leclerc il riscatto
Reduce dal secondo posto a Hockenheim, il tedesco vuole dare seguito a questo momento con un altro buon risultato. Leclerc deve e vuole farsi perdonare per l'errore in Germania.
Mark Sutton / Motorsport Images
Sebastian Vettel ha impiegato poco più di un'ora e mezza per ricordare a tutti di quale pasta sia fatto. Al Gran Premio di Germania svolto lo scorso fine settimana a Hockenheim è riuscito a risalire dal 20esimo posto e chiudere secondo, alle spalle del solo Max Verstappen.
Ora per lui e per la Ferrari arriva il Gran Premio d'Ungheria, appuntamento in cui nel 2018 centrò il secondo posto alle spalle di un imprendibile Lewis Hamilton e davanti all'allora compagno di squadra Kimi Raikkonen.
"Se c’è una pista che mette alla prova il pilota nella Formula 1 moderna, questa è l’Hungaroring", ha dichiarato Vettel, già proiettato con la mente al prossimo appuntamento di F1 previsto per questo fine settimana proprio in Ungheria.
"Su questo tracciato dal ritmo incalzante non ci sono rettilinei lunghi quindi ci si trova sostanzialmente sempre a dover lavorare con il volante. Il clima poi, dato il periodo in cui si viene a gareggiare qui, è spesso torrido, il che di certo non aiuta".
L'Hungaroring è un tracciato difficile, non a caso Vettel ha proseguito a elencarne le insidie: "Se l’asfalto è asciutto è sempre molto impolverato e non è detto che migliori nel corso del weekend perché vento e uscite di pista riportano dentro la sabbia che le vetture girando naturalmente tendono a eliminare. Proprio per questo l’aderenza fuori dalla traiettoria ideale è minima e ogni errore rischia di essere pagato caro in termini di tempo".
"Le curve più significative sono la 1 e la 14. Alla prima staccata, prendendoti qualche rischio, è possibile tentare un sorpasso, anche se il rettilineo da cui si arriva non è certo lungo. Anche alla curva 14 non è affatto semplice completare la manovra con successo".
Chi invece cercherà di imitare Vettel e andare in cerca di redenzione sul tracciato ungherese è il compagno di squadra del 4 volte iridato tedesco, Charles Leclerc, autore di una splendida gara in Germania fino all'errore commesso nelle ultime curve, che lo ha portato a sbattere contro le barriere gettando così al vento una grande opportunità per portare a casa la prima vittoria della carriera in F1 e la prima per la Ferrari in questa stagione così complicata.
"La pista dell’Hungaroring è di sicuro una delle più tecniche presenti nel calendario. Per certi aspetti mi ricorda un tracciato di kart: una curva è seguita da un’altra quasi senza interruzione e al pilota spesso non rimane nemmeno il tempo di pensare. Su questa pista si può dire che non esistano parti nelle quali ci si può rilassare, tanto è frenetica".
"A me personalmente piace, perché essere competitivi qui non è mai facile. In qualifica, in particolare, avere un giro perfetto è sempre molto complesso perché bisogna spingere, ma ricordarsi anche di prendersi cura delle gomme così da poterle sfruttare anche nella parte finale".
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