Ferrari in galleria del vento: 5% di ricerca in meno nel semestre
Ecco la tabella aggiornata per il secondo semestre del lavoro al CFD e in galleria del vento che viene concesso alle squadre di F1 in funzione della loro posizione nel mondiale Costruttori. La graduatoria viene rivista ogni sei mesi e la Ferrari, che più è cresciuta in termini di punti, è quella che più viene penalizzata propria nella fase più delicata nella definizione delle monoposto 2022. Scopriamo come cambiano i valori in campo.
Foto di: Giorgio Piola
La squadre di F1 hanno ammesso di essere tutte (o quasi) interamente impegnate sul progetto della monoposto 2022 che rappresenta un grosso taglio con le regole attuali e che, quindi, richiede la massima disponibilità di risorse tecniche e umane nello sviluppo del nuovo progetto.
Può essere interessante, allora, andare a verificare come le norme FIA impongano importanti variazioni nei tempi di utilizzo delle gallerie del vento che cambiano in funzione della classifica nel mondiale Costruttori.
La Federazione Internazionale per cercare una perequazione fra i team con maggiori risorse (economiche e tecniche) l’anno scorso aveva deciso di introdurre nel 2021 dei limiti nella ricerca aerodinamica (tanto al CFD che al wind tunnel) nella speranza di ridurre le differenze in uno degli aspetti più importanti nella ricerca delle prestazioni.
I top team sono stati penalizzati, mentre gli ultimi della griglia hanno avuto delle facilitazioni. La scala dei valori considera come punto di partenza quello del quinto classificato nella graduatoria a squadre: quanti stanno al di sopra devono rinunciare del 2,5% del tempo in galleria per posizione nel mondiale, rispetto al 100% riconosciuto a chi è quinto, mentre si aggiunge un 2,5% di ricerca in più per ciascuna posizione a chi è nella seconda fascia della classifica.
L’handicap aero viene modificato ogni sei mesi, per cui non deve stupire se nella tabella sotto la Mercedes abbia recuperato qualche ora di galleria ai danni della Red Bull, visto che il team di Milton Keynes era al comando del Costruttori allo scadere del 31 giugno, visto che la lista precedente era stata redatta in funzione della graduatoria 2020.
E non deve sorprendere, quindi, se sia la Ferrari a pagare il prezzo più alto dal momento che la Scuderia è il team che più è cresciuta rispetto allo scorso anno (+83 punti): gli aerodinamici di Maranello, infatti, devono comprimere del 5% il lavoro al CFD e in galleria del vento: si valuta in 12 ore in meno di utilizzo del wind tunnel rispetto alle 246 di inizio anno, mentre squadre come Aston Martin e Alpine Renault potranno beneficiare di un +5% frutto di un avvio di 2021 più stentato del previsto che le ha fatte scivolare più indietro delle previsioni.
McLaren e Alfa Romeo, invece, sono le uniche che restano in linea con i dati del primo semestre. La domanda da porsi è se questi scostamenti avranno degli effetti sui progetti delle F1 2022? Molto dipenderà come la squadre sapranno ottimizzare l’organizzazione del reparto aerodinamico. L’attività dovrà essere più efficiente: la ricerca verrà sempre più affidata al reparto CFD, mentre il ruolo del wind tunnel sarà più utile nella validazione delle soluzioni da portare in macchina.
La pandemia del COVID-19 e l’introduzione del Budget cap stanno imprimendo ai team di F1 nuovi modelli di organizzazione che potrebbero condizionare il lavoro degli staff tecnici e, quindi, le prestazioni delle monoposto. La partita, dunque, diventa sempre più complicata…
Team | 1 semestre | 2 semestre | Variazione |
Mercedes | 90% | 92,50% | +2,50% |
Red Bull | 92,50% | 90% | -2,50% |
McLaren | 95% | 95% | 0,00% |
Aston Martin | 97,50% | 102,50% | +5,00% |
Alpine Renault | 100% | 105% | +5,00% |
Ferrari | 103% | 97,50% | -5,50% |
AlphaTauri | 105% | 100% | -5,00% |
Alfa Romeo | 107,50% | 107,50% | 0,00% |
Haas | 110% | 112,50% | +2,50% |
Williams | 112,50% | 110% | -2,50% |
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