Ferrari: il debutto di Sainz potrebbe essere sulla SF71-H
Il primo test di Carlos Sainz con la Ferrari potrebbe essere al volante di una Formula 1 2018, con l'intento di iniziare ad inserirlo nei meccanismi della squadra.
Carlos Sainz Jr., McLaren
Steven Tee / Motorsport Images
Con il programma di test pre-campionato del prossimo anno ridotto a sole tre giornate, sono state espresse diverse preoccupazioni riguardo al fatto che i piloti non avranno abbastanza tempo per prendere le misure ad un nuovo ambiente se dovessero cambiare squadra.
Le restrizioni ai test di F1 significano che non è possibile utilizzare una vettura attuale o del 2019 al di fuori dei test dell'anno prossimo. E questo limita le possibilità per i piloti come Sainz che cambieranno squadra.
Tuttavia, le squadre sono libere di utilizzare come vogliono le vetture 2018, che si basano ancora sulle stesse regole aerodinamiche.
Con Fernando Alonso che ha ritenuto che la possibilità migliore di abituarsi alla sua nuova squadra, la Renault, forsse quella di effettuare regolarmente dei test su una monoposto 2018, anche Sainz ha ammesso che discuterà con la Ferrari durante l'inverno se adottare un programma simile anche lui.
"Vedremo", ha detto Sainz. "Questa è la mia risposta al momento. Una volta che lascerò la McLaren per diventare un pilota Ferrari, ci saranno molte riflessioni dietro le quinte per essere sicuro di arrivare alla prima gara il più preparato possibile".
"Ovviamente questa potrebbe essere un'opzione, ma rimango fedele alla McLaren e non voglio essere troppo distratto da ciò che potrebbero portare gennaio, febbraio e marzo".
Con i test pre-campionato limitati ad una sola vettura, Sainz ritiene che il fatto che i piloti avranno solo un giorno e mezzo ciascuno prima dell'inizio della stagione sia troppo limitante.
"Posso già dirvi che un giorno e mezzo su una vettura di Formula 1, queste complesse vetture di Formula 1, non è sufficiente per preparare una stagione di F1", ha spiegato.
"Non si arriva a conoscere i trucchi della vettura, o del volante, anche se provi al simulatore. Bisogna conoscere anche la squadra, quindi un giorno e mezzo è molto, molto poco e probabilmente non basta".
"Ma è quello che è. Dovremo adattarci e dovremo trovare un modo per il più preparati possibile entro i limiti del regolamento".
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