Ferrari: il passo della SF71H è lungo come quello della Mercedes?
Ad un primo confronto con l'interasse della Mercedes, la Rossa risulta quasi lunga quanto la W09, andando ben oltre i 50 mm di cui avevano parlato alcuni osservatori. La crescita è avvenuta sia davanti che dietro, associata a una forte dieta...
Foto di: Sutton Motorsport Images
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Mercedes pare sia rimasta con un passo simile a quello molto lungo dello scorso anno e la Ferrari avrebbe seguito la filosofia applicata da Aldo Costa e James Allison alla W09. A seguito della presentazione della Rossa molti osservatori avevano indicato in 50 millimetri l’allungamento dell’interasse della SF71H, mentre a Motorsport.com risulta che siano decisamente di più.
La Ferrari non ha mai dichiarato il dato che è top secret da qualche anno, pur ufficializzando che la macchina è più lunga dello scorso anno.
E allora ci siamo dati da fare e per il momento siamo riusciti a fare una comparazione fra la freccia d’argento e la Rossa in una prima veloce analisi fra immagini molto simili ma non totalmente sovrapponibili per esprimere un giudizio al… millimetro, ma se fosse vero che la W09 di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas è ancora con un passo lunghissimo, intorno ai 3.760 mm del 2017, allora la Rossa non si discosta da quel valore se non di 20-30 mm.
Potremo essere più precisi nel momento in cui saremo in grado di realizzare un confronto preciso, ma la tendenza molto chiara è che la Ferrari ha deciso di aumentare il passo rispetto alla misura di 3.594 mm che era stata attribuita alla SF70H nel 2017.
L’allungamento è stato ottenuto intervenendo sia sull’anteriore che sul posteriore della Rossa. Davanti c’è stato l’allontanamento delle ruote anteriori dalla bocca dei radiatori, in modo da ridurre l’interferenza dei vortici turbolenti creati dalla rotazione della ruota sui flussi destinati al raffreddamento.
Anche nel posteriore si notano i bracci della sospensione leggermente inclinati per avere le ruote più indietro, ma per ritrovare la ripartizione dei pesi imposta dalle regole FIA (46% davanti, 54% dietro) è stato necessario agire altrove.
La Ferrari potrebbe aver portato tutte le masse radianti nelle fiancate, liberando l’area del cofano motore (radiatore dell’ERS) per avere più efficienza aerodinamica in una zona molto critica della macchina per l’adozione dell’Halo.
La SF71H è terribilmente stretta nella parte più bassa della zona a Coca Cola, mentre mostra una carrozzeria delle pance più appariscente nella zona superiore per favorire l’evacuazione dell’aria calda dei radiatori: la vita snella è stata possibile perché le pance sono più lontane e non c’è alcuna interferenza con gli accessori della power unit 062 EVO che, con l’arrivo di Corrado Iotti, sono stati impaccati in modo diverso rispetto allo scorso anno, pur restando il progetto di base del motore lo stesso del 2017.
La Ferrari conta di avere più superficie della monoposto con la quale generare del carico aerodinamico, nella speranza di poter disporre di ali con una minore incidenza e inseguire velocità massime più alte. Il vantaggio aerodinamico si paga però in peso: i tecnici del Cavallino, quindi, impostando la Rossa “lunga” sono stati costretti a imporre una drastica cura dimagrante su ogni particolare montato sulla macchina.
La Mercedes l’anno scorso aveva avuto un avvio di campionato più complicato del previsto perché la W08 non solo non poteva disporre di zavorra, ma era addirittura sovrappeso. La freccia d’argento 2018, invece, è nata per essere in linea anche con l’adozione dell’Halo che è costato 14 kg. E a Maranello non dovrebbero essere stati da meno…
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments