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Ferrari: il distacco minimo in qualifica fa sperare per la gara

Per la prima volta da inizio stagione la Ferrari è parsa competitiva in qualifica limitando il distacco dalla Mercedes a 166 millesimi. Raikkonen e Vettel scatteranno al via con le gomme soft, Una scelta in linea con gli avversari, Verstappen escluso.

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H

Foto di: XPB Images

Il colpo di reni è arrivato, almeno in qualifica. Ieri sera, dopo i riscontri delle prime due sessioni di prove libere, sarebbe stato realisticamente difficile prevedere che Kimi Raikkonen avrebbe concluso le qualifiche di Spa-Francorchamps a 166 millesimi dal poleman Nico Rosberg, e a diciassette dalla prima fila.

Le posizioni, ovvero due Ferrari in seconda fila, non sono poi una sorpresa. Il primo valore aggiunto del sabato del tandem Rosso è proprio il margine molto ridotto (in un giro di 106 secondi) che le due Ferrari hanno accusato dalla Mercedes e dalla Red Bull di Verstappen, l'olandese è stato autore di un giro “monstre” davanti al suo pubblico.

Rimanendo sulle note positive di casa Ferrari, l’altra buona notizia è quella di essersi tolta di mezzo la mescola supersoft. Sia Raikkonen che Vettel sono riusciti a superare il taglio della sessione Q2 utilizzando le soft, compound con cui potranno prendere il via nel GP di domani.

E qui, in ottica gara, si aprono diversi scenari. Se le previsioni meteorologiche si confermassero, la corsa di domani dovrebbe svolgersi con temperature più basse rispetto ai 42,6 gradi di asfalto rilevati durante le qualifiche.

In un contesto più consono alla tradizione di Spa, potrebbe crescere la possibilità di vedere una gara su due soste con la sequenza soft-soft–supersoft. Se, invece, domani le temperature dovessero confermarsi elevate, entrerà in scena la mescola media, e questo per la Ferrari potrebbe rappresentare un problema.

Sia Raikkonen che Vettel dispongono di un set nuovo di questa mescola (così come di un nuovo treno di soft) ma nel corso del weekend non hanno percorso un solo giro con questo compound. Si tratterebbe quindi di uno stint alla… cieca.

Tornando ai riscontri delle qualifiche, è stato evidente il cambio di setup effettuato dagli ingegneri della Ferrari dopo i riscontri poco felici delle prove libere di ieri. L’ala posteriore è diventata decisamente più visibile, a conferma di regolazioni con un maggior angolo per trovare quel carico aerodinamico che è stato fondamentale per migliorare la performance nel secondo settore.

Il tutto senza grandi handicap nel primo e terzo tratti del circuito, in termini di velocità massima. A fine qualifica, proprio a causa del gap molto ridotto che ha separato i due ferraristi dall’impresa, non è mancato un pizzico di disappunto per avere perso la possibilità di conquistare la prima fila.

E sia Vettel che Raikkonen hanno puntato il dito sull’ultima chicane, la vecchia “Bus stop”.
“Sia io che Kimi abbiamo avuto problemi nell’ultima chicane – ha spiegato Seb – nel mio caso quando al termine del giro veloce in Q3 sono andato sull’acceleratore, le gomme posteriori hanno iniziato a slittare ed ho perso tempo. Avevo sacrificato un po’  l’ingresso nella variante per avere un vantaggio in uscita, ma non c’è stato".

"Il resto del giro è andato bene, la macchina era molto più equilibrata rispetto a ieri, ma è importante essere a posto in tutti e tre i settori. In gara abbiamo deciso di partire con le gomme soft, crediamo sia la strategia migliore, ma lo vedremo domani. Tutto può succedere, qui potrebbe anche esserci un pò di pioggia, a Spa non si sa mai”.

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