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Ferrari: i dati incoraggiano il passo più lungo della SF71H

La Rossa ha superato brillantemente le prove aerodinamiche confermando in pista gli ottimi dati visti in galleria del vento. L'allungamento dell'interasse sembra la strada giusta e la power unit 062 EVO non ha avuto guai anche su Haas e Sauber.

Kimi Raikkonen, Ferrari SF-71H

Kimi Raikkonen, Ferrari SF-71H

Sutton Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF-71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, entra ai box
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Ferrari SF-71H, ala posteriore
Kimi Raikkonen, Ferrari SF-71H, vista dall'alto
Kimi Raikkonen, Ferrari SF-71H
Ferrari SF-71H, ala posteriore e fondo

La Ferrari raccoglie dati e sfrutta ogni condizione della pista per inglobare delle informazioni che possono essere utili allo sviluppo della SF71H. Anche nel pomeriggio quando la pista era prima scivolosa e poi bagnata, Kimi Raikkonen non ha rinunciato a girare con la Rossa, mentre Lewis Hamilton, per esempio, dopo le prime gocce d'acqua ha preferito abbassare la... saracinesca sulla giornata.

La prima giornata di test, quindi, non è stata per niente indicativa per giudicare lo stato di forma della SF71H perché Kimi si è lamentato della difficoltà di mandare in temperatura le gomme. Il finlandese, quindi, è stato bravo a evitare facili svarioni quando le condizioni sono diventate critiche, ma per la Ferrari non si è trattato di una giornata buttata via, anzi...

“Il vero problema, l’unico, oggi è stato il meteo”, ha commentato Kimi. “Il primo feeling con la nuova macchina è stato ok, ma è ancora troppo presto per i giudizi, soprattutto considerate le condizioni di oggi. Queste gomme non sono state progettate per lavorare a temperature di 8 gradi".

Ma è stato proprio Kimi a chiarire che "...il nostro lavoro non aveva niente a che vedere con i tempi sul giro, abbiamo girato e cambiato un po’ di cose cercando di capire la macchina, che non sembra avere niente di sbagliato".

Ecco l'informazione saliente della giornata: la SF71H è nata bene. Fin dal primo approccio con la pista non ha palesato problemi. E le facce rilassate degli uomini del Cavallino, giunti in forze a Barcellona, fanno pensare che anche la macchina di quest'anno, che adotta alcune soluzioni interessanti, rappresenta un significativo passo avanti. Ergo, l'accresciuto interasse (ma siamo proprio sicuri che stiamo parlando solo di 50 mm perché a noi sembrano di più...) ha già indicato ai tecnici che si è intrapresa la strada giusta.

Sulle qualità di telaio e aerodinamica non ci sono grandi dubbi, le attese sono per la tenuta della power unit e del nuovo cambio che è stato estremizzato nelle dimensioni per favorire l'aerodinamica.

Considerato che la power unit è figlia del progetto dello scorso anno, ma non c'è più un bullone che è uguale all'unità 2017, a cominciare dal sistema di sovralimentazione che è stato alleggerito, a Maranello hanno avuto modo di verificare che i nuovi sistemi funzionano.

In questa prima giornata di test collettivi i tre motori Ferraru 062 EVO hanno totalizzato 198 giri fra Rossa, Haas e Alfa Romeo Sauber per un totale di 921,69 km senza il minimo guaio. E per il primo giorno non è poco...

Test a Barcellona, giorno 1
Test a Barcellona, giorno 1

Photo by: Camille De Bastiani

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