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Ferrari: dove osano le Rosse per andare a sfidare le Mercedes alla pari

Anche in Cina la SF90 ha dimostrato di essere una monoposto competitiva con soluzioni estreme che mettono a dura prova l'affidabilità se si vuole mettere il sale sulla coda delle frecce d'argento. Una perdita d'acqua ha condiizionato il lavoro di Leclerc, ma il motore è salvo.

Charles Leclerc, Ferrari SF90, viene riportato nel garage

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

La strada è quella giusta, anche se ci sono ancora degli ostacoli da superare. Per provare a battere la Mercedes, una squadra che si è cementata nel corso di anni di successi a raffica, la Ferrari aveva solo una possibilità: osare. Ed è quanto ha fatto da inizio 2018, con il progetto SF71H che si è evoluto nell’attuale SF90. Il gruppo tecnico gestito da Mattia Binotto ha estremizzato tutto il possibile, alla ricerca di una performance estrema che, dopo la battuta a vuoto australiana, è emersa nel weekend in Bahrain.

La SF90 è però un diamante grezzo, e che necessita ancora di un processo di affinamento al termine del quale potrà rivelare le sue qualità.

Anche nel primo giorno di attività in pista a Shanghai si è vista una monoposto molto veloce, capace di mettere paura alla Mercedes come due settimane fa sul circuito di Al Sakhir, ma anche oggi è emerso un imprevisto, proprio come in Bahrain.

Non si parla di problemi importanti, ovvero la cui soluzione si preannuncia complessa, ma se gli effetti sono quelli di costringere la monoposto a restare ferma ai box, non si può neanche parlare di dettagli.

Il tutto, poi, dopo la sostituzione delle centraline sulle due Rosse, scelta cautelativa ma che non viene certo fatta se tutto marcia come previsto.

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Nella sessione FP2 Charles Leclerc è stato bloccato da un surriscaldamento che ha comportato una piccola perdita d'acqua in un condotto difficile da raggiungere, e la Ferrari numero 16 è stata costretta a tornare ai box rinunciando alla simulazione di gara.

Un dettaglio, ma che ha comportato la perdita del programma previsto per il monegasco, ovvero long-run con gomme medie. Piccolezze, che finiranno nel dimenticatoio se il weekend di concluderà in modo positivo, ma che comunque si notano nel confronto con l’inarrestabile marcia delle Mercedes.

Ma la strada da seguire a Maranello e dintorni è quella giusta, non ci sono altri modi per provare a dare fastidio a Hamilton e Bottas.

Al di là degli imprevisti, le prime classifiche di Shanghai hanno effettivamente confermato un sostanziale equilibrio tra i due top-team.

A contendersi il giro veloce di giornata sono stati Vettel e Bottas, con 27 millesimi a favore del finlandese, mentre sia Hamilton che Leclerc hanno accusato problemi di traffico nella simulazione di qualifica.

Lewis si è ritrovato quarto, mentre il ferrarista ha abortito il suo giro senza riuscire a migliorare il crono ottenuto con gomme medie. L’equilibrio è stato confermato anche nelle simulazioni di gara: Vettel e Bottas si sono equivalsi con mescola soft, ed anche quando sono passati alle hard si sono confermati molto vicini. In quest’ultimo caso il cronometro ha premiato Seb, anche se ha montato le gomme più dure a otto minuti dalla fine, coprendo solo sei giri contro i quattordici di Bottas.

“Valtteri è stato abbastanza soddisfatto della vettura nell’arco di tutta la giornata – ha commentato il responsabile degli ingegneri Andrew Shovlin - cercando solo di adattare al meglio l’anteriore alla sua guida".

"Lewis, invece, non ha trovato la macchina facile da guidare, avremo bisogno di chiarirci le idee durante la notte per capire i motivi. Ferrari e Red Bull hanno confermato tempi competitivi sui long-run e nelle simulazioni, credo che saremo tutti molto vicini, ma da parte nostra abbiamo margini di miglioramento”.

Un’ipotesi, quest’ultima, che non spaventa però Vettel...
“Anche noi possiamo migliorare, ci sono delle curve in cui manca ancora qualcosa, non siamo al massimo del nostro potenziale. E’ un'altra pista rispetto al Bahrain, ma ciò che abbiamo capito nelle prove in Bahrain mi ha permesso di lavorare in un modo un po' diverso qui in Cina, quindi si, diciamo che il feeling è migliore. Peccato per il long-run mancato da Charles, dovremo lavorare per la gara con meno informazioni del solito”.

Tra le buone notizie di giornata, il box ferrarista può annotare anche un Vettel che ha iniziato il weekend con un approccio molto positivo. La Formula 1 è uno sport mentale, e anche ai campionissimi, in alcune fasi della carriera, capita di cercare conferme sui monitor dei tempi. E oggi Vettel ha trovato sullo schermo posto nel suo box delle indicazioni molto positive, che pur arrivando da classifiche che non fanno punti, aiutano a ritrovare morale e fiducia.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF90, ai box durante le prove libere
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari, ammira il modellino di una Maserati 250F
Prova di pit stop dei meccanici Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Prova di pit stop dei meccanici Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Toto Wolff, Direttore Esecutivo (Business), Mercedes AMG, e Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, durante la conferenza stampa del venerdì
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90, leaves the garage
Charles Leclerc, Ferrari SF90, ai box durante le prove
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