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Ferrari deludente nonostante il podio, Vettel in un momento no

Il terzo posto di Charles Leclerc è scaturito anche grazie alla... fucilata di Sebastian a Verstappen. La SF90 a Silverstone non ha patito sole le Mercedes, ma è parsa soffrire anche le Red Bull che sono in grande crescita.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Spielberg non è stato un exploit. La Red Bull sta crescendo e tra coloro che se ne sono accorti molto bene c’è la Ferrari. Sul podio alla fine c’è salito Charles Leclerc, ma una grossa mano è arrivata dalla frenata ‘killer’ di Sebastian Vettel, che al giro 37 ha compromesso la gara di Max Verstappen.

Alla fine, con Seb che ha incassato il primo ‘zero’ dell’anno e con un Pierre Gasly finalmente all’altezza del compito, la Red Bull ha comunque lasciato Silverstone con 22 punti contri i 15 della Ferrari. 

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Verstappen, nonostante le recriminazioni, ha consolidato la terza posizione nella classifica generale, che ora lo vede a +13 su Vettel e +16 su Leclerc.

È il Mondiale degli altri, competizione non ufficiale in cui la Red Bull sembra aver invertito la rotta rispetto al primo terzo di stagione.
“Sicuramente sono molto migliorati nelle ultime due gare – ha commentato Mattia Binotto - non è un caso che abbiano vinto in Austria e che oggi si siano confermati molto competitivi in gara. Ma penso che il nostro pacchetto sia più o meno sullo stesso livello. Sono loro i secondi? Siamo noi i secondi? Credo che sia difficile da dire”.

In effetti la risposta è tutt’altro che scontata, come poteva invece sembrare su altre piste e, soprattutto, la Red Bull inizia ad andare anche su piste che lo scorso anno erano viste come tappe di sofferenza.

“Ma questa per noi è una motivazione ulteriore per migliorarci – ha proseguito Binotto - sappiamo di dover fare dei passi avanti per competere per la vittoria con continuità, a prescindere dalla tipologia di pista, e oggi non siamo stati in grado di farlo. Siamo delusi, dopo le qualifiche ci aspettavamo un risultato migliore ma il passo gara non si è confermato abbastanza e c’è molto da fare".

Nella domenica del Cavallino ha fatto discutere anche la scelta di fermare Leclerc un giro dopo Verstappen, scelta costata a Charles la posizione sull’olandese.

Le vicende di gara hanno poi azzerato gli effetti di quella decisione, ma avrebbe potuto costare il podio al monegasco. 

“Abbiamo sentito più volte Max in radio dire al suo ingegnere che avrebbe fatto l’opposto di Charles – ha rivelato Binotto - se ci fossimo fermati noi, loro avrebbero continuato e viceversa. Se avessimo richiamato Charles sarebbe finito nel traffico, quindi abbiamo pensato di lasciarlo in pista. Ma quando Max si è fermato abbiamo riguardato tutti i dati e deciso di fermarci. Non credo che avremmo dovuto fermarci prima perché in caso contrario loro sarebbero rimasti fuori, non avevamo molta scelta”.

Vettel, momento no

Seb oggi a Silverstone stava disputato una buona gara. Abile al via nello sfilare Gasly, abilissimo nel prolungare lo stint iniziale, nonostante fosse in pista con le soft, impresa tutt’altro che semplice.

La safety car di fatto lo ha lanciato verso un possibile podio, poi tutto è stato vanificato al giro 39. In questi casi si riavvolge il nastro, e non si può andare oltre quello che è, ovvero a Silverstone Vettel è stato sesto in qualifica e sedicesimo sotto la bandiera a scacchi.

Poteva essere una domenica diversa, ma non è stata...
“Sono stato passato prima della Stowe – ha commentato Vettel - ma Max è andato un po’ largo, mentre io sono uscito più veloce dalla curva 15. Pensavo di avere un po’ di spazio all’interno quindi ho attaccato in quella direzione, ma quando sono arrivato in frenata mi sono accorto che quel gap non c’era".

"Allora ho provato a scartare sulla destra, ma era troppo tardi per evitare l’incidente. Alla fine si è trattato di un mio errore, ho parlato con Max dopo la gara. Lui era un po’ più veloce, è riuscito ad avvicinarsi molto velocemente e mi ha superato facilmente prima di curva 15, solo perché è andato largo ho pensato di poter riprendere la posizione. Come ho detto pensavo che ci fosse lo spazio per passare, ma chiaramente si è trattato di un errore di valutazione da parte mia”.

 

Il problema nel problema è che in questi casi iniziano anche ad arrivare domande scomode, che lasciano il tempo che trovano ma allo stesso tempo diventano messaggi che non sono proprio terapeutiche per chi cerca da tempo di voltare pagina.

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E così Vettel si è sentito chiedere se giudica la sua situazione attuale simile a quella del 2014, stagione in cui soffrì molto nei confronti di Daniel Ricciardo, decidendo a fine stagione di lasciare la Red Bull.
“Non vedo similitudini rispetto al 2014 – ha risposto Seb - è passato molto tempo e le condizioni sono diverse. Se parliamo di cosa mi frustra posso dire la mancanza di un risultato, ma se penso alle gare che abbiamo disputato, posso dire che parecchie sarebbero potuto andare differentemente".

"Quindi non mi limiterei a giudicare un singolo episodio, certamente oggi ho commesso un errore, ma fino a quel momento le cose sono andate bene, sono partito sesto e mi sono ritrovato terzo non per caso. La safety car senza dubbio ci ha aiutati, ma siamo stati molto bravi nella gestione del primo stint differenziando la strategia. Non sono preoccupato, ma so di dover portare risultati migliori in gara, e ora penserò solo alla Germania”. 

Lo scorso anno proprio a Hockenheim Vettel visse una delle delusioni più grandi della sua carriera, con l’uscita di pista nel Motodrome quando era in testa alla gara.

Seb arrivò alla gara di casa sull’onda positiva del successo di Silverstone, un’aria ben diversa da quella attuale, ma in cuor suo spera che l’esito possa essere all’opposto, in tutti i sensi, rispetto a dodici mesi fa. Mai come ora Vettel ne ha bisogno, per raddrizzare una stagione ma soprattutto per rivedere un futuro in modo chiaro.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
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