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Ferrari: Corrado Iotti nuovo capo del motore termico alla GeS

Marchionne con Arrivabene e Binotto ha riorganizzato il reparto motori dopo l'uscita del chief designer Sassi: si curarà meglio la pianificazione delle power unit, tenuto conto che nel 2018 si potranno usare solo 3 unità per pilota.

Ferrari SF70H: problemi in griglia per Kimi Raikkonen e Sepang

Ferrari SF70H: problemi in griglia per Kimi Raikkonen e Sepang

Giorgio Piola

Mattia Binotto, Chief Technical Officer Ferrari
Ferrari SF70H, motore
Sergio Marchionne, CEO FIAT
Race winner Sebastian Vettel, Ferrari, climbs out of his car in Parc Ferme
Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, race winner
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Le monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF70H e Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H nel parco chiuso

La Ferrari cambia pelle. Sergio Marchionne sta radicalmente trasformando la Gestione Sportiva. Il presidente del Cavallino, insieme al direttore tecnico, Mattia Binotto e al team principal, Maurizio Arrivabene, ha ridisegnato il reparto dei motoristi. All’interno della squadra le cose sono già note a tutti, mentre all’esterno nulla è ancora trapelato.

L’idea di Marchionne è quella di riproporre nell’area della power unit l’esperienza che ha già dato grandi risultati nel reparto aerodinamico con l’arrivo dal settore GT di Enrico Cardile, l’uomo che ha liberato una serie di idee fresche, coraggiose che poi abbiamo visto applicate sulla SF70H grazie alla fantasia di David Sanchez e al contributo dell’immarcescibile Rory Byrne.

Mattia Binotto ha misurato con mano che alcuni tecnici relegati a ruoli marginali nella catena di comando piramidale hanno invece mostrato una creatività insospettata.

E così con la traumatica uscita di Lorenzo Sassi dal ruolo di chief designer dei motori a inizio estate, la Ferrari trasforma anche il reparto della power unit, allargando l’area di influenza agli uomini del GT, creando un’osmosi fra i due mondi che dovrebbe far crescere entrambi, dando magari una pianificazione a più ampio raggio delle attività legate alla F.1 per evitare che si possa ripetere l'enpasse che si è creata con la mancata omologazione del motore 4 che doveva essere una bomba e si è rivelato un... petardo!

E così sarà Corrado Iotti a coordinare i motoristi dell'area termica della Scuderia dopo essere stato per oltre quattro anni capo del disegno e della ricerca del powertrain in produzione: si tratta di un ferrarista DOC che è a Maranello da dieci anni, confermando l’arguta anticipazione dell’informatissimo Leo Turrini che aveva dato il nome già in settembre, quando ancora se ne parlava soltanto.

Verso la GeS si è mosso un manipolo di specialisti del prodotto (affidabilità), così come specialisti del Reparto Corse (ibrido) collaboreranno in modo più stretto alla definizione dei motori per le Gran Turismo di serie.

Più che di movimenti da una parte all’altra forse è più giusto parlare di allargamento dei confini, con un “polo motori” che condivide di più scelte e strategie, creando un maggiore interscambio d’informazioni fra le parti. Si tratta di una visione più moderna senza una Sancta Sanctorum inviolabile…

A quanto pare Marchionne vuole andare avanti con i suoi uomini senza andare sul mercato, per quanto ci sarebbero dei pezzi da novanta nel campo delle power unit disposti a fare carte false per chiudere la loro carriera a Maranello…

 

 

 

 

 

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