Ferrari: Cigarini operato, sta bene. Aperta un'inchiesta FIA sul pit stop
Il meccanico della Ferrari è stato sottoposto a un intervento all'ospedale BDF di Manama grazie all'interessamento della famiglia reale del Bahrain. Ecco Francesco su Istagram che ringrazia chi lo ha voluto supportare.
Francesco Cigarini dopo l'operazione
Francesco Cigarini è stato operato ieri notte all'ospedale BDF di Manama dove era stato trasferito in seguito alla frattura scomposta di tibia e perone della gamba sinistra dopo essere stato investito dalla gomma posteriore sinistra della Ferrari di Kimi Raikkonen alla ripartenza del secondo pit stop nel corso del 35esimo giro del GP del Bahrain.
“L’operazione è andata bene”, ha scritto il simpatico meccanico del Cavallino su Instagram.
"Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno chiesto notizie e si sono preoccupati”.
"Solo un grande grazie. Un abbraccio”. Va detto che si è mossa la famiglia reale del Bahrain affinché Cigarini potesse avere subito le migliori cure possibili…
E anche Raikkonen, sempre su Instagram gli ha scritto: "Guarisci presto amico!".
Subito la gara, la Ferrari ha iniziato a indagare il motivo per cui il sistema automatizzato di rilascio della SF71H dopo il pit stop aveva dato semaforo verde a Raikkonen che, quindi, non ha esitato a ripartire.
Il sistema attiva il semaforo verde quando sulla monoposto sono state montate le quattro ruote: in questo caso, invece, la posteriore sinistra non è mai stata tolta per cui Kimi è ripartito con tre supersoft nuove e una soft.
Francesco Cigarini, meccanico che fa parte della squadra di Sebastian Vettel (si occupa dell’elettronica della SF71H) era uno dei tre meccanici della crew del Cavallino addetto al cambio gomme della fatidica posteriore sinistra e cercava di segnalare che il cambio gomme non era stato fatto quando è scattato il verde,
Ovviamente Raikkonen era inconsapevole di cosa fosse successo alle sue spalle, ma il regolamento vieta che una monoposto possa riprendere la pista con un set di gomme che non sia tutto della stessa mescola, motivo per cui a Kimi è stato ordinato di fermarsi nella corsia. Il finlandese ha letteralmente piantato la macchina in un punto non sicuro della pit lane, andandosene verso il box Ferrari per vedere cosa fosse successo, mentre avrebbe potuto parcheggiarla in una zona meno pericolosa.
La Ferrari, quindi, è stata multata di 50.000 euro per l’unsafe release e oggi i tecnici del Cavallino dovranno rispondere alla FIA su cosa è successo perché è stata aperta un’indagine da parte dei commissari tecnici.
Si tratta della stessa verifica che era stata chiesta alla McLaren in occasione dei test invernali quando Fernando Alonso perse una ruota all’ultima curva del tracciato di Montmelò con la McLaren MCL33.
In Australia era successo che le due Haas si siano dovute ritirare per unsafe release mentre erano quarta e quinta a causa della spanatura del filetto sul mozzo durante il pit stop, mentre proprio la Ferrari era già stata multata di 5 mila euro a Sakhir perché nel secondo turno di prove libere Raikkonen è uscito dalla pit lane con l’anteriore sinistra non fissata.
E’ evidente che ci sia qualcosa che non va: la Ferrari l’anno scorso non era troppo brillante nei pit stop per cu è stata rivista tutta la procedura e i materiali nel tentativo di velocizzare il cambio gomme. Per guadagnare tempo c’è chi tende a ridurre il filetto sul mozzo, ma così è più facile che si possa rovinare.
La FIA dovrà intervenire per evitare che il guadagno di qualche centesimo su un pit stop di due secondi possa generare situazioni molto pericolose. In Bahrain è andata bene, ma il campanello d’allarme è già suonato. Allo spettacolo non si toglie nulla se si fa in modo di rallentare il pit stop entro i limiti di sicurezza…
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