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Ferrari: Byrne è un... jolly da giocare sulla monoposto 2017

Binotto può fare affidamento anche sull'esperienza di Byrne per sviluppare la Ferrari 2017, ma il sudafticano non vuole andare oltre al ruolo del consulente, lasciando che siano Resta e la struttura tecnica orizzontale del Cavallino a curare la 668.

Rory Byrne

Foto di: XPB Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Paolo Martinelli, Ross Brawn, Rory Byrne e Jean Todt
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Mattia Binotto, Ferrari Chief Technical Officer
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
(da sinistra a destra): Simone Resta, Vice capo progettista  Ferrari con Esteban Gutierrez, tester e terzo pilota Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Ferrari SF16-H - Singha branding
Sebastian Vettel, Ferrari, sulla griglia
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Rory Byrne che fine ha fatto? L’ingegnere sudafricano è sempre un consulente di lusso della Ferrari. Non appena può se ne torna in Thailandia, dove ha deciso di trascorrere alcuni mesi all’anno, ma quando c’è bisogno a Maranello risponde presente alla chiamata degli uomini del Cavallino.

Non dimentichiamoci che è stato proprio l’esperto Rory alla fine del 2014 a trovare il problema meccanico nella sospensione posteriore dalla deludente F14T, una monoposto che accusava una grave perdita di trazione in uscita dalle curve, specie quelle lente. Byrne analizzando tutti i dati (di pista, simulazione e galleria del vento) scoprì che c’era un’anomalia nello schema pull rod della sospensione che fu corretto cambiando il punto di attacco del braccio superiore per migliorare il recupero di camber e l’effetto pro-squat.

Con l’uscita di James Allison a fine luglio, la squadra del Cavallino dal punto di vista tecnico è stata affidata alle mani di Mattia Binotto, l’ex motorista che si è trasformato in coordinatore tecnico, dopo che Sergio Marchionne ha deciso di modificare quella che era una struttura a piramide con in cima l’inglese giubilato, in un team orizzontale con 14 gruppi di lavoro che rispondono direttamente al reggiano, svizzero di nascita.

La domanda che tutti si fanno è una sola? Ma chi sta disegnando la macchina per la stagione 2017? Allison ha lasciato un progetto avviato che era nelle mani di Simone Resta, il chief designer che ha firmato la SF16-H.

Lo strappo con il britannico è maturato in un momento delicato per la definizione della macchina del prossimo anno, visto che lo stravolgimento delle regole aerodinamiche e l’adozione delle gomme Pirelli larghe impongono che il progetto della monoposto dalla stagione F.1 2017 parta da un foglio bianco.

E allora l’esperienza di Rory Byrne, il papà delle Rosse che hanno letteralmente dominato i mondiali nell’era di Michael Schumacher, può essere molto utile per leggere le nuove regole aerodinamiche in un modo più creativo di quanto non sia stato fatto negli ultimi anni a Maranello.

Il sudafricano di Pretoria è già arrivato alle 72 primavere, per cui non ha più alcuna intenzione di lasciarsi coinvolgere da un impegno a tempo pieno, ma è sempre una risorsa piena d’idee con un bagaglio di esperienza che è quasi inarrivabile per chiunque altro.

Un jolly da giocare quando serve: sta a Mattia Binotto saper valorizzare il sapere di Rory (il sudafricano ha già vissuto le gomme e le carreggiate larghe, così come le monoposto a effetto suolo), sfruttando la sua disponibilità a collaborare, ma tenendo presente che è da tempo fuori dal Circus e non sarà certo lui quello che rivoluzionerà una macchina che, per quanto in ritardo sulle tempistiche, è già in avanzato stato di progettazione.

Byrne può essere il prezioso consigliere capace di trovare un buco nelle regole da interpretare alla… Newey, ma non ha alcuna voglia di ricominciare daccapo un lavoro che aveva abbandonato anni fa. Nel ruolo di consulente non ha mai lasciato Maranello (nonostante un momento in cui ha dovuto curare degli acciacchi fisici) e in questi giorni si aggira nel Reparto Corse: l’esperienza del “guru della tecnica” può essere preziosa, ma chi pensa che ci possa essere la sua impronta sulla Ferrari 2017 si sbaglia di grosso…

Nell'animazione di Piola le regole della F.1 2017:

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