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Ferrari all'attacco, Mercedes e Red Bull giocano di rimessa

Vettel detta il passo con la SF90 grazie alla superiorità nel lungo rettilineo, ma Hamilton si difende con la Mercedes nel passo gara, proprio come Verstappen. La Rossa ha una velocità massima che non consente i sorpassi degli avversari, ma la scelte delle gomme in qualifica potrebbe cambiare le carte in tavola.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, sull'erba

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

La Pirelli ha portato in Messico uno step di mescole più dure rispetto all’edizione 2018 del Gran Premio del Messico, ma il problema del graining che aveva caratterizzato il weekend sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez dodici mesi fa, non è stato debellato. Ridotto si, ma cancellato no.

La prima giornata di attività in pista ha disegnato un quadro ancora non del tutto chiaro in merito ai valori in campo, con conferme e qualche punto interrogativo a cui servirà (forse…) la giornata di domani per trovare una risposta.

La Ferrari ha chiuso al comando la simulazione di qualifica, con un Sebastian Vettel in versione leader, sfruttando le ormai note doti della SF90.

Il divario tra Seb e gli inseguitori nel primo settore è stato impressionante: 0”408 su Verstappen, 0”541 su Hamilton. L’olandese ha recuperato 0”282 nel settore centrale, ma al momento non basta per puntare alla pole position.

I sedici secondi ad acceleratore spalancato che portano dall’uscita della Peraltada alla staccata della curva 1 sono un incubo per gli avversari della SF90, e il verdetto era stato ampiamente previsto alla vigilia della trasferta messicana.

Ma se la Ferrari si candida pesantemente alla pole, il ritmo di gara resta ancora un’incognita. Per il box del Cavallino, in un pomeriggio in cui Leclerc ha lottato a lungo con il setup, la buona notizia è stato il long-run di Vettel con gomme medie.

Il ritmo non è stato migliore di quello confermato da Hamilton e Verstappen, ma con la gomma media Seb ha completato 25 giri senza un crollo di performance. I tempi di attacco non sono stati all’altezza di quelli Mercedes, ma sulla distanza il ritmo si è confermato molto costante.

Nel copione più gettonato, ovvero quello che prevede una o due Ferrari capaci si sfilare al comando alla prima curva dopo il via, la costanza di performance diventa vitale per poter gestire la corsa. Senza il crollo in cui sperano Mercedes e soprattutto Red Bull, sarà dura fare gli inseguitori.

Il jolly, anche qui come da pronostico, resta la Red Bull. Verstappen tra le curve amiche messicane si è confermato molto competitivo, come conferma il giro veloce a 0”115 da Vettel e il suo passo nelle simulazioni di gara.

Sembra scontato che la Ferrari nelle qualifiche di domani monterà nel Q2 un set di medie, per scattare al via della corsa con la mescola che offre maggiori garanzie (La simulazione di Leclerc con le soft è durata 18 giri ma con una fase finale molto lenta) mentre Verstappen potrebbe decidere di partire con un set di soft.

Il piano è quello di utilizzare i primi due giri per attaccare la leadership (oggi le medie hanno confermato di avere bisogno di due giri per entrare nella corretta finestra di funzionamento) e provare una fuga nel primo stint.
“Non credo che nelle qualifiche potremo combattere con le due Ferrari – ha spiegato Verstappen – sono troppo veloci nel primo settore, e non parliamo di un piccolo margine. Dobbiamo concentrarci sulla gara, provando a tenere le gomme sotto controllo, e se ci riusciremo sarà una buona gara”.

Meno ottimista Hamilton, solo quinto nella simulazione di qualifica, ma autore di un long-run competitivo sia con gomme medie che soft.

Il campione del Mondo ha raccolto riscontri positivi sulla distanza, soprattutto con la mescola media, ma non sembrano averlo convinto. Pretattica?
“Non è stata una bella giornata, ma qui per noi è sempre così – ha commentato Lewis con una discreta dose di pessimismo - abbiamo sicuramente imparato molto, e non ho avuto problemi particolarmente importanti, stiamo solo cercando di capire queste gomme".

"Tra le due sessioni di prove libere la temperatura si è alzata molto, e non abbiamo ancora capito come sfruttare al meglio gli pneumatici. Non siamo lontani dalle Red Bull, ma accusiamo un ritardo importante rispetto alle Ferrari, la differenza che fanno con la loro power unit sui rettilinei è enorme. Il graining? Al momento mi verrebbe da dire che faremo tre o quattro stop in gara”.

Hamilton esagera, ma forse i piani di una corsa con un solo pit-stop non sono al sicuro. La Mercedes ha provato nelle simulazioni di gara anche la mescola hard con Bottas, senza accusare degrado ma con un ritmo più lento di circa tre decimi rispetto a Hamilton con la media.

Non sarà una serata semplice quella che attende gli ingegneri di tutti i team, ed intanto sul circuito messicano è tornata a cadere la pioggia che toglierà la gomma depositata in pista oggi. La sessione FP3 e le qualifiche sono previste in condizioni di asciutto, ma con le stesse temperature riscontrate oggi, in pratica si ricomincerà dalle condizioni di pista riscontrate oggi nella sessione FP1.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, fuori pista
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, sull'erba
Ferrari SF90, bargeboard
Ferrari SF90
Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari, sulla griglia
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, parla con i media
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10, saluta dall'abitacolo della sua monoposto
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10
Max Verstappen, Red Bull Racing
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