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Ferrari: ala posteriore a cucchiaio e termo-camera sulla SF70H di Kimi

Sulla monoposto di Raikkonen si rivede l'ala posteriore di Spa alla ricerca della migliore penetrazione dell'aria, ma si mantiene il doppio Monkey seat per affrontare in sicurezza la temibile curva 130R. Anche a Suzuka c'è l'airbox con le orecchie.

Ferrari SF70H

Ferrari SF70H

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Ferrari ha portato a Suzuka l'airbox che ha fatto il suo debutto sulla SF70H la scorsa settimana a Sepang. La soluzione non è strutturale per cui potrà essere rimossa sulla piste dove non sarà necessario controllare le temperature della power unit (è stato ingrandito in coda il radiatore dell'ERS).

A livello aerodinamico è previsto per Kimi Raikkonen il ritorno dell'ala posteriore con la forma del profilo principale a cucchiaio: in Giappone è fondamentale trovare il giusto bilanciamento per cui si tenderà a scaricare un po' l'incidenza delle ali rispetto a Sepang. Ma anche se l'impegnativo tracciato richiede un carico medio/basso, bisogna trovare la necessaria downforce per affrontare in sicurezza la 130R, la velocissima curva da affrontare a 326 km/h in ottava marcia.

Non deve sorprendere, quindi, che sia stato montato il doppio Monkey seat: il primo ancorato ai piloni dell'ala e il secondo alla struttura deformabile del cambio. La squadra di Maranello ha dedicato una certa cura nel tentativo di recuperare un po' di energia dei gas di scarico per rendere più efficiente l'ala posteriore.

I tecnici del Cavallino, inoltre, hanno lavorato per ridurre la resistenza all'avanzamento nella consapevolezza che a Suzuka l'apporto del DRS è piuttosto limitato: l'apertura dell'ala mobile sul rettilineo dei box può valere solo 4 km/h a causa di un dritto non troppo lungo e di profili già con poca incidenza.

Sulla SF70H del finlandese è stata montata una termo-camera che avrà la funzione di controllare la temperatura delle gomme nel primo turno di prove libere.

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