Sparito dalla circolazione Kimi Raikkonen,
il paperone della F.1 è Fernando Alonso, questo almeno stando alla classifica redatta dal quotidiano spagnolo “El Mundo” che cita come informatore attendibilissimo il Business Book GP.
L’asso della Ferrari è accreditato di
un ingaggio (che esclude altre entrate parallele al contratto sottoscritto con il Cavallino)
pari a 30 milioni di Euro. Praticamente il doppio di chi è secondo in classifica, cioè l’inglese
Lewis Hamilton accreditato di 16 milioni, peraltro
gli stessi che si è intascato Kimi Raikkonen per… non correre con la Ferrari.
Felipe Massa è saldo al terzo posto con 14 milioni e stacca nettamente il campione del mondo in carica, Jenson Button con 9 milioni e il sette volte campione iridato Michael Schumacher con 8 (ma il gruzzoletto del tedesco sale vertiginosamente con i suoi personali contratti commerciali).
Anche Nico Rosberg è accreditato di 8 milioni, mezzo in più di Robert Kubica. Seguono poi Rubens Barrichello (5,5), Marc Webber (4,2) e molto più staccato Sebastian Vettel fermo ad appena 2 milioni, quindi meno dei 3 milioni che si sono intascati Jarno Trulli e Heikki Kovalainen dalla Lotus.
La lista prosegue poi con Timo Glock che guadagna 1 milione per guidare con la Virgin, più quindi dei 700.000 Euro dati dalla Williams al rookie Nico Hulkenberg.
Ancora la lista segue con i due della Sauber, Pedro de La Rosa e Kamui Kobayashi che prendono 500 mila a testa, Vitaly Petrov, Jaime Alguersuari e Sebastien Buemi (400.000), mentre i due della Force India Vitantonio Liuzzi e Adrian Sutil più Lucas di Grassi si accontentano di 200 mila.
Bruno Senna sarebbe il pilota in attività in F.1 con l’ingaggio più basso, 150 mila, cioè 200 volte meno di Alonso.
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