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Massa sta diventando un caso per la Ferrari

Il brasiliano innesca un incidente al via che coinvolge Liuzzi. Non serve più alla squadra

Felipe Massa è diventato un caso per la Ferrari. Crescono le voci di chi lo vuole fuori dalla squadra del Cavallino l'anno prossimo, ma le indiscrezioni sono state bloccate da Stefano Domenicali che ancora ieri ha smentito ogni voce ai microfoni della BBC: ""Sono categoricamente sbagliate le voci di un addio di Felipe Massa a fine stagione: il brasiliano è legato al Cavallino da un contratto valido fino al 2012. Nel 2011 Felipe Massa e Fernando Alonso saranno i piloti del team nel modo più assoluto!". E' chiaro che il responsabile della Gestione Sportiva non può attaccare il suo pilota nella fase più delicata della stagione, ma l'involuzione di Felipe in rosso è sotto gli occhi di tutti, per cui non bastano le parole di circostanza a spegnere le indiscrezioni sempre più pressanti. Anche a Suzuka il brasiliano è stato inutile alla causa mondiale del Cavallino: in qualifica non ha superato la tagliola della Q2 con la scusa del traffico in pista, mentre in gara ha innescato un brutto incidente subito dopo il via che ha coinvolto l'incolpevole Liuzzi. E' evidente a tutti che Massa non sta guidando sereno: quando è tranquillo è in grado di regalare prestazioni assolute in cui può risultare addirittura invincibile (specie se parte davanti a tutti), ma da qualche gara a questa parte è diventato una vera spina nel fianco della Ferrari. Tagliato fuori dalla lotta per il mondiale, non accetta il ruolo di scudiero di Alonso, meritandosi le tirate di orecchie del Presidente, Luca di Montezemolo e l'ormai scontato disinteresse dello spagnolo: "Se voglio vincere il mondiale devo fare affidamento sulle mie forze". La Ferrari, però, non può pensare di continuare con una squadra che è ormai palesemente lacerata. Chi dice che all'inizio del prossimo anno i valori saranno azzerati e si ricomincerà tutto da zero, mente sapendo di mentire: Alonso ha faticato a prendere il controllo del team, ma ora è universalmente riconosciuto quale unico leaader della squadra. Le gerarchie sono definite nei fatti, più che nelle parole, e se Felipe non accetta un ruolo da secondo, fra l'altro molto ben pagato, è giusto che si cerchi un'altra sistemazione. A Maranello non si possono permettere un pilota scontento anche per il 2011. Il debito di riconoscenza nei confronti del brasiliano da parte del Cavallino è stato ampiamente ripagato: Montezemolo disse dopo il brutto incidente di Massa in Ungheria 2009 che ci sarebbe stato un posto in squadra per Felipe. Ha mantenuto le promesse: ma ora chi tradisce la fiducia che gli è stata accordata è proprio il pilota paulista. Domenicali non perda tempo e passi all'azione per costruire la formazione migliore per il 2011: il mercato che sembrava chiuso, avrà presto delle importanti ripercussioni sul Circus...

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