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Felipe Massa: "Ora Verstappen deve confermare il suo valore"

Nella sua ultimo colonna, Felipe Massa riflette su un difficile Gran Premio di Spagna per la Williams, dice la sua sull'incidente Hamilton / Rosberg, e analizza il primo successo di Max Verstappen. Mentre su Monaco ha poca fiducia.

Felipe Massa, Williams F1 Team

Foto di: XPB Images

Felipe Massa

Felipe Massa è un pilota di Formula 1 che corre attualmente per il team Williams.

Felipe Massa, Williams F1 Team
Felipe Massa, Williams FW37
Felipe Massa, Williams FW37
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams FW38
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams F1 Team
Felipe Massa, Williams F1 Team and Nico Hulkenberg, Sahara Force India
Felipe Massa, Williams FW38 at the start of the race
Il vincitore Max Verstappen, Red Bull Racing festeggia con i tifosi
Il vincitore Max Verstappen, Red Bull Racing, festeggia sul podio
Race winner Max Verstappen, Red Bull Racing RB12, festeggia alla fine della gara
Race winner Max Verstappen, Red Bull Racing RB12, festeggia alla fine della gara
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid on the formation lap
Felipe Massa, Williams FW38, arrives on the grid
Felipe Massa, Williams FW38, leads Romain Grosjean, Haas VF-16
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid leads team mate Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 on the grid
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1
Start of the race, Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team and Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team

Anche se alla fine sono riuscito a guadagnare altri punti utili per la mia classifica di campionato, il mio weekend di Barcellona è stato molto più in salita del previsto. A complicare le cose è stata una sessione di qualifica dall’esito imprevisto. Ho avuto l’okay per uscire dalla pit-lane e lanciarmi per il mio giro veloce a pochi minuti dal termine della sessione Q1.

Se non ci fossero stati imprevisti sarei passato agevolmente al turno successivo, ma ho trovato molto traffico in pista alla curva “3” ed alla “7”, e ho perso quattro decimi di secondo. A quel punto sono tornato ai box ma non c’era materialmente più il tempo per un secondo tentativo. I miei avversari diretti avevano anticipato l’ingresso in pista per il loro primo “run”, e hanno avuto la possibilità di utilizzare in extremis un secondo set di gomme nuove che gli ha consentito di migliorare il loro tempo.

Saremmo dovuti uscire almeno un minuto prima, un piccolo lasso di tempo che sarebbe stato sufficiente per mantenere aperta la possibilità di poter utilizzare un secondo treno di pneumatici.

Una gara tutta d’attacco

Mi sono così ritrovato in diciottesima posizione, con una corsa da affrontare su una pista storicamente molto ostica per i sorpassi. Ma già dal via ho avuto una sensazione positiva. Di slancio ho passato quattro avversari, ma i contatti avvenuti tra la curva “1” e la “3” mi hanno costretto a prendere una traiettoria diversa dalla solita. Ho dovuto rallentare per non rischiare di terminare la mia corsa dopo pochi metri, e mi sono ritrovato in fondo al gruppo.

Quando la corsa è ripartita dopo il periodo di safety-car, dovuto all’incidente tra le due Mercedes, ho subito impostato un buon ritmo, riuscendo a superare in pista molti avversari. La scelta di impostare la strategia di gara su tre soste si è rivelata molto buona, perché sono riuscito a non essere rallentato dal traffico ed a sfruttare bene il potenziale della monoposto.

A Montmelò fa molta differenza poter girare a pista libera, e sono contento di quanto siamo riusciti a fare. Ho superato molti avversari, la strategia è stata corretta, il bilanciamento della monoposto è stato buono, ed ancora una volta i pit-stop di sono confermati velocissimi. È incredibile vedere che i progressi fatti dal team su questo fronte si confermino gara dopo gara, ed nel Gran Premio di domenica scorsa hanno realizzato il cambio gomme più veloce.

L’ottavo posto finale lo vedo come un premio ad una rincorsa in cui tutto ha funzionato al meglio, e non posso che essere contento del lavoro fatto domenica insieme a tutto il team.

Quando si lotta per il campionato

Sono accadute tante cose nel Gran Premio dello scorso weekend, è stata una di quelle gare che aprono tante discussioni tra appassionati ed addetti ai lavori. Mi hanno chiesto un’opinione in merito a ciò che è accaduto tra Hamilton e Rosberg, ed ovviamente posso dire la mia basandomi su quello che abbiamo visto dall’esterno.

Nico ha sbagliato qualcosa nei settaggi della sua power unit, e si è vista la differenza di performance rispetto a Lewis. Credo che Nico, mentre agiva sui comando cercando di risistemare il tutto, abbia capito che il compagno di squadra stava arrivando alle sue spalle con più velocità, e ha chiuso la traiettoria proprio dove si era diretto Lewis.

Alla fine sono episodi che possono accadere. Ritengo sia stato un incidente di gara, ma capisco che quando questo tipo di incidenti coinvolgono due piloti della stessa squadra, le polemiche sono sempre amplificate.

Bisogna sempre tener presente che sono due piloti che si stanno giocando un campionato, con tutto lo stress che ne consegue. Dopo la gara si parla sempre molto di queste situazioni, ma quando accadono si decide tutto in una frazione di secondo.

Verstappen un predestinato

Max sempre dimostrato di essere veloce, sia in Formula 1 che in precedenza. A volte si è vista l’esuberanza dei suoi diciotto anni che lo ha portato a commettere qualche errore, però la sua performance non è mai stata in discussione.

E soprattutto nella prima gara in cui ha avuto la possibilità di guidare una monoposto che potenzialmente può puntare al podio, è riuscito a vincere. Ha avuto anche una buona stella che lo ha aiutato, visto che la sua strategia si è rivelata migliore di quella di Ricciardo, ma ha fatto una gara straordinaria.

Un ragazzino di diciotto anni che arriva e vince, è un predestinato. Sono situazioni che in passato hanno visto protagonisti solo i grandi della Formula 1. Ma adesso per Max arriva un’altra fase importante, in cui dovrà confermare questo standard di performance. Per lo sport quella di Verstappen è una storia bellissima, ma se dovesse sbagliare tre gare consecutive, ecco che tutto verrebbe ridimensionato. Io sono pronto a scommettere non sarà così, ma nello sport a volte le cose cambiano molto in fretta.

A Montecarlo spero in una gara pazza

Anche se domenica scorsa Ferrari e Red Bull erano più veloci delle Williams, credo che la nostra monoposto sia migliorata. Quella di Monaco sulla carta dovrebbe essere per noi una tappa particolarmente difficile, e lo dico basandomi sui riscontri delle ultime due edizioni.

Spero ovviamente che quest’anno possa andare meglio, ma è un dato di fatto che la nostra monoposto non si sposa perfettamente con quella tipologia di piste. Montecarlo però….è Montecarlo, e la storia dice che su questo tracciato, che raggiungo a piedi da casa mia, tutto può accadere.

Mi auguro che possa esserci qualche variabile imprevista che possa giocare a nostro favore. Il mio obiettivo sarà quello di incrementare il mio bottino di punti anche sul Principato, poi arriveranno piste a noi più favorevoli.

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