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F1 | Wolff: "Sconfitte fanno crescere, ma nella vita reale è dura"

Toto Wolff, team principal della Mercedes, ammette quanto sia stato difficile per Mercedes trovarsi a essere la terza forza e lontana dai primi due team che si giocano i titoli 2022 di Formula 1.

Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Nello sport è difficile immaginare di poter essere spettatori non paganti del duello per la vittoria dei titoli stagionali. Figurarsi poi se chi osserva è colui che ha vinto per 8 anni di fila praticamente tutto quello che c'era da vincere e ora è relegato al ruolo di attore non protagonista.

E' proprio così che si sono sentiti a Brackley, quartier generale della Mercedes, e così si è sentito Toto Wolff, team principal della squadra tedesca. Il manager austriaco, in un'intervista esclusiva rilasciata a Motorsport.com, ha sottolineato come questa prima parte di stagione sia stata difficile dal punto di vista tecnico, ma forse anche di più da quello morale.

“Abbiamo sempre sostenuto che i giorni problematici sono quelli in cui si cresce di più. Ma ora posso dire che è stato molto difficile attraversare un periodo nel quale siamo passati più volte dalla depressione all’esaltazione, per poi tornare nuovamente alla depressione il giorno successivo".

"Ci sono momenti nei quali tutto ciò che provi a fare semplicemente non funziona, poi prendi un’altra direzione ed ecco che le cose iniziano a funzionare, ma non sai perché. Ho sempre sostenuto che la sconfitta è un momento di crescita, ma poi nella vita reale tutto ciò è molto duro”.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

“Credo che a parte Red Bull e Ferrari, tutte le altre squadre hanno avuto delle oscillazioni non indifferenti in termini di performance. Alcuni dei team di metà classifica, come McLaren e Alpine, hanno avuto enormi sbalzi, weekend buoni ed altri molto meno. Se prendiamo le ultime qualifiche (in Ungheria) ci aspettavamo di essere i migliori del gruppo di centroclassifica, avevamo portato degli aggiornamenti e nulla sembrava funzionare come era nelle aspettative".

"Abbiamo fatto alcune modifiche ed è andata ancora peggio, poi abbiamo preso un’altra direzione ed ecco che tutto ha iniziato a funzionare. E di colpo è arrivata una pole position, che avrebbe anche potuto essere una prima fila completa. Il tutto nell’arco di poche ore”.

Wolff ha poi spiegato come abbia provato ad affrontare questi primi 8 mesi dell'anno, dopo aver capito quanto potesse essere difficile mettere nella giusta finestra d'utilizzo le W13.

“Personalmente sono un po' maniaco del controllo, ma è importante che ci siano persone che possano operare autonomamente. È un equilibrio non semplice, perché abbiamo a disposizione uno staff che ha dimostrato negli anni precedenti di saper lavorare molto bene, ma credo anche che sia utile dare la giusta quantità di feedback e pareri. Non credo di essere sempre stato molto bravo nel gestire questo aspetto durante questa stagione, ma anche per me è un'esperienza nuova che mi ha consentito di crescere”, ha concluso Wolff.

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