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F1 | Wolff: "Sappiamo che ci saranno altre gare dove soffriremo"

Il team principal della Mercedes, dopo le buone performance mostrate dalla W13 in Olanda, si è detto pronto a soffrire su altri tracciati con asfalto sconnesso come Austin.

Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Steve Etherington / Motorsport Images

In occasione dello scorso Gran Premio d’Olanda Lewis Hamilton e George Russell si sono trovati inaspettatamente in lotta per il successo prima che le loro speranze fossero vanificate da una doppia neutralizzazione della gara con virtual safety car prima e con safety car poi.

A Zandvoort la Mercedes è parsa subito competitiva sin dal venerdì ed in molti hanno pensato che il team di Brackley potesse conquistare la seconda pole stagionale dopo quella firmata George Russell in Ungheria.

A Budapest il talento inglese ha stupito tutti per poi concludere la gara al terzo posto, ma dopo l’appuntamento ungherese la squadra otto volte iridata ha affrontato una trasferta estremamente complicata a Spa-Francorchamps.

La lezione appresa in Belgio ha consentito al team di comprendere come estrarre ulteriori performance dalla complessa W13, ma nonostante la sensazione di aver capito cosa serva alla vettura, Toto Wolff teme che ci saranno altri tracciati dove la monoposto darà filo da torcere ai suoi piloti.

"Le nostre prestazioni sono fondamentalmente legate al concetto di vettura, ma ora stiamo capendo meglio come tutto interagisce", ha dichiarato Wolff al termine del GP di Zandvoort. “Penso che potremo mettere a punto l'auto in modo più preciso per adattarla e per raggiungere la finestra delle prestazioni".

"Detto questo, sono consapevole che ci saranno gare più adatte a noi e altre molto difficili. Austin è una gara di cui abbiamo già parlato all’interno del team: potrà essere molto difficile. Quindi dovremo essere realisti”.

"Non lotteremo per le pole position su tutti gli altri circuiti, ma dobbiamo tornare almeno a questo livello il prossimo anno".

Quest’anno si è capito come la W13 non ami i circuiti sconnessi perché la vettura non può adottare un assetto vicino al suolo che sarebbe fondamentale per produrre il picco di deportanza, ma Hamilton e Russell si sono anche trovati alle prese con la mancanza di velocità in rettilineo.

George Russell, Mercedes W13, Lewis Hamilton, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13, Lewis Hamilton, Mercedes W13

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Secondo Wolff tutti questi aspetti dovranno essere analizzati attentamente per rendere la vettura 2023 performante ovunque.

"Il brutto weekend di Spa era necessario per capire perché a Zandvoort la monoposto andasse bene", ha detto.

"Per quanto possa sembrare strano per un laboratorio scientifico high-tech su ruote, quest'anno non abbiamo correlazione dei dati e quindi li stiamo raccogliendo in pista per ricomporre il puzzle”.

"Abbiamo aggiunto alcuni nuovi pezzi del puzzle per la vettura del prossimo anno, ma come ho detto prima, non mi aspetto che weekend come questo di Zandvoort si ripetano ogni volta fino alla fine dell'anno”.

"Ci saranno tracciati con asfalti più sconnessi che non ci permetteranno di far girare la macchina dove vogliamo, e ci saranno piste in cui la resistenza aerodinamica della monoposto sarà un handicap. Quindi non vinceremo le prossime sette gare".

Wolff ha anche suggerito che il team potrebbe essere disposto a correre qualche rischio in più nel tentativo di ottenere una vittoria quest'anno, dopo l'azzardo visto in Olanda in occasione dell’ingresso in pista della safety car.

Anche se la decisione di tenere Lewis Hamilton su gomme usate gli si è ritorta contro, Wolff ha dichiarato di essere più che felice di rischiare per ottenere una vittoria.

"Ogni singolo giorno della mia vita, preferirei rischiare tutto per vincere la gara, piuttosto che arrivare secondo o terzo".

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