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F1 | Wolff: "Non puoi scendere a compromessi con l'affidabilità"

Al termine di un GP di Francia chiuso sul secondo e terzo gradino del podio il team principal della Mercedes ha analizzato le lacune della W13 ed ha lanciato una frecciatina in direzione Maranello...

Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Un secondo ed un terzo posto che fanno morale, e consentono di consolidare ulteriormente il terzo posto nel Costruttori ed avvicinarsi ulteriormente alla Ferrari, ma la consapevolezza che in gara sia difficile sperare qualcosa di più.

La Mercedes ha lasciato la Francia con queste certezze al termine di un weekend atteso con impazienza ma che ancora una volta ha confermato le lacune della W13.

Nonostante il tracciato del Paul Ricard sia privo di sconnessioni e con molte curve veloci, le monoposto affidate a Lewis Hamilton e George Russell non sono mai state in grado di lottare per una vittoria che alla vigilia sembrava alla portata del team di Brackley.

In qualifica Hamilton ha chiuso con il quarto tempo ed un gap da Charles Leclerc di quasi 9 decimi, mentre Russell ha faticato più del suo compagno di squadra ottenendo il sesto riferimento con 1’’2 di ritardo dal crono firmato dal monegasco.

In gara, come spesso accade, le cose sono andate diversamente. La Mercedes è riuscita a capitalizzare l’errore di Leclerc, la penalità di Sainz e le difficoltà patite per l’intero weekend da Sergio Perez per chiudere per la prima volta in stagione sul secondo e terzo gradino del podio.

Un risultato che al venerdì sembrava improbabile, ma che non ha soddisfatto appieno un Toto Wolff affamato di riscatto.

"Ci manca la prestazione della macchina sul giro singolo e la prestazione nelle fasi iniziali dello stint” ha dichiarato il team principal della Mercedes quando gli è stato chiesto quali fossero i punti deboli della vettura al Paul Ricard. “C'è qualcosa da capire, ma il secondo e il terzo posto sono un buon risultato. Noi, però, lavoriamo instancabilmente per vincere".

“Abbiamo ottenuto punti importanti in campionato ed è incoraggiante poter ottenere questi risultati domenica. Ma è ancora molto difficile per noi stabilire dove arriveremo. Avevamo il passo per lottare con Perez ma se Leclerc non si fosse ritirato saremmo finiti terzi e quarti”.

George Russell, Mercedes W13, Carlos Sainz, Ferrari F1-75

George Russell, Mercedes W13, Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Fino a quando Leclerc e Verstappen hanno condotto le danze, Hamilton, autore di una partenza capolavoro, ha affrontato la gara in solitaria al terzo posto. Quando il pilota della Ferrari è andato a muro, Lewis è riuscito a guadagnare la seconda piazza senza però essere mai in grado di impensierire il pilota della Red Bull in piena gestione.

"Penso che Lewis sia stato in grado di stabilizzare il distacco a cinque o sei secondi nel primo stint, ma bisogna essere onesti e dire che nel secondo stint Max stava solo amministrando. C'è ancora molto tempo sul giro da recuperare".

In questa stagione in più occasioni la Ferrari ha marcato zero punti per problemi di affidabilità. A Barcellona e Baku Charles Leclerc ha dovuto alzare bandiera bianca quando si trovava al comando per problemi alla power unit, mentre in Austria è toccato a Carlos Sainz abbandonare la sua F1-75 prima della bandiera a scacchi.

Le Frecce d’argento, fino ad ora, non hanno accusato problemi dal punto di vista della power unit e Wolff ne ha approfittato per lanciare una frecciatina in direzione Maranello…

"Forse stiamo correndo in modo troppo conservativo, sarebbe opportuno che noi e la Ferrari ci trovassimo a metà strada tra quanto visto quest’anno e quanto visto l'anno scorso. Credo che abbiamo imparato una lezione dalla passata stagione: non si può scendere a compromessi sull'affidabilità, e lo abbiamo visto con alcuni dei nostri concorrenti quest'anno: puoi essere il più veloce in pista, ma se la tua macchina va in panne non guadagni punti".

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