Wolff: "Lewis non cambia motore, abbiamo risolto il problema"
Il team principal Mercedes spiega che la sostituzione della power unit non è prevista in Messico e spera che non sia necessaria nemmeno da qui alla fine della stagione. Toto, gioca una partita psicologica con la Red Bull, sostenendo che la Red Bull ha perso il vantaggio del correre in altura, anche se Verstappen sarà difficile da prendere in qualifica.
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
La battaglia psicologica conta quanto quella in pista? La Mercedes le ha prese sonoramente dalla Red Bull nelle prove libere del venerdì, ma Toto Wolff non vuole che Lewis Hamilton possa perdere motivazioni nella battaglia per il mondiale piloti e ricusa la teoria di Helmut Marko secondo la quale il sette volte campione del mondo sarà costretto a smarcare un motore extra.
Dal team di Brackley, invece, emerge la maggiore consapevolezza che il problema delle power unit sia stato risolto dai tecnici di Brixworth, sebbene in questo appuntamento stia facendo ricorso alla quarta unità della Stella George Russell che pagherà la sostituzione partendo dal fondo della griglia del GP del Messico con la sua Williams.
Ricordiamo che Valtteri Bottas è stato costretto a ricorrere al motore 6 perché il quattro utilizzato a Monza ha avuto un imprevisto cedimento, mentre sulle altre unità il problema che era emerso il precoce invecchiamento con una perdita di potenza maggiore di quella prevista con il procedere dei GP.
"Ora ci sentiamo più tranquilli su un particolare problema che sembra essere risolto – ha spiegato Toto - . Penso che non sia mai giusto prendere una penalità, perché in questi giorni è così difficile sorpassare. Basti guardare Valtteri che era dominante in Turchia, ma ad Austin è rimasto bloccato nel traffico per una penalità”.
“E, quindi, stiamo decidendo se ci sarà bisogno di una penalità. Qui non ne prenderemo una e, forse, non ne avremo bisogno fino alla fine della stagione”.
Le prove del venerdì si sono concluse a vantaggio della Red Bull, ma Wolff aggiunge un particolare interessante…
"Il Messico non è mai stato un posto felice per noi, anche se l’amiamo perché siamo sempre benvenuti qui. Sembra che facciamo fatica a trovare il punto debole della messa a punto, ma c’è un dato importante: il motore sta andando molto bene, mentre in passato c’era sempre un divario in altura. Toccherà a noi fare il miglior lavoro possibile, anche se sarà difficile ripetere le prestazioni di Max”.
Wolff, quindi, non crede al vantaggio del turbo Honda più grande nell’area rarefatta di Città del Messico e le velocità massime della frecce nere lo stanno a dimostrare, anche se la Red Bull ha beneficiato di un migliore riempimento del motore a bassa velocità.
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