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Wolff: "Le regole 2021 ci penalizzano, ma noi lottiamo"

Il team principal austriaco sottolinea il fatto che le norme aerodinamiche hanno colpito principalmente la Mercedes: “Non credo sia un segreto, ma amiamo le sfide e lavoreremo al meglio delle nostre possibilità”. Hamilton non crede alla possibilità di lottare per la vittoria, ma "...credevamo di avere un distacco doppio di quello visto. La squadra sta lavorando sodo e sono fiducioso che presto riusciremo a tirare fuori il massimo da questo progetto”.

James Allison, Technical Director, Mercedes AMG, e Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

“Non credo sia un segreto che le modifiche al regolamento tecnico siano state pensate per farci retrocedere un pò, d’altronde anche la scorsa stagione è stata modificata la modalità di utilizzo del motore tra qualifiche e gara con lo stesso obiettivo. Ma va bene così, amiamo le sfide e lavoreremo al meglio delle nostre possibilità”.

Al termine delle qualifiche di ieri Lewis Hamilton, rispondendo ad una domanda sulle performance confermate in pista dalle monoposto che hanno sposato la filosofia ‘rake’, non ha dribblato del tutto le polemiche, additando le nuove regole tecniche imposte nel 2021 dalla FIA.

A raddrizzare il tiro ci ha pensato poco dopo Toto Wolff: “Se dovessimo sostenere che siamo stati penalizzati solo dai regolamenti tecnici non saremmo dei combattenti. Dobbiamo solo mettere a punto la nostra macchina nel modo corretto, poi saremo lì a giocarcela con tutti”.

Il sabato sera di Sakhir ha visto la Mercedes prendere atto dei timori affiorati e consolidati nel corso dei test pre-campionato, ma con un mix di sensazioni. Da una parte la realtà, ovvero che c’è una Red Bull da inseguire, dall’altra la consapevolezza di essere sulla strada giusta per tornare a fare la… Mercedes. Probabilmente non nella gara di oggi, ma prima di quanto si possa pensare.

“Siamo comunque più vicini di quanto ci aspettassimo – ha confermato Hamilton – penso che abbiamo fatto davvero un buon passo avanti questo fine settimana, perché dopo i test avevamo calcolato un divario doppio di quello che invece abbiamo accusato oggi. La squadra sta lavorando davvero tanto, sono molto fiducioso che presto riusciremo a mettere tutto nella giusta posizione per tirare fuori il massimo da questo progetto”.

Nel frattempo nel box Mercedes giocheranno in difesa, e non è la prima volta sul circuito di Sakhir, pista che non è mai stata tra quelle più amiche del team di Brackley. Nelle edizioni 2017 e 2018 del Gran Premio del Bahrain a trionfare furono la Ferrari e Sebastian Vettel, ed anche nel 2019 il successo sfuggì al neo-acquisto del Cavallino, Charles Leclerc, per un problema alla power unit quando aveva ormai la gara in pugno.

Quello di Sakhir non è proprio il banco prova migliore per tastare il polso alla Mercedes, e Hamilton, pur non riuscendo ad immaginarsi vincitore del Gran Premio di stasera, sa che sarà importante lasciare il Bahrain con più punti possibili.

“Il gap che abbiamo visto in qualifica non ci permette ancora di poter puntare a vincere – ha confermato Lewis parlando del momento di forma di Verstappen e della Red Bull – e di solito loro sono in grado di confermare il potenziale che mostrano in qualifica anche in gara. Mi piacerebbe dirvi che potremo compensare il divario che ci separa (dalla Red Bull) nel Gran Premio di oggi, ma penso che abbiano ancora un paio di decimi di vantaggio".

"Il secondo posto resta comunque un obiettivo importante per cui combattere, in questo senso sono fiducioso dopo i riscontri che abbiamo avuto dai long-run di venerdì, ma c’è anche l’incognita vento, che potrebbe essere una variabile importante con cui fare i conti. Vedremo…”.

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