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F1 | Wolff: "Crisi Mercedes? Non posso indicare un solo fattore"

Il team principal della Mercedes ha ammesso come non possa puntare il dito soltanto su carenze legate alla W13 o al motore quali cause dell'attuale stato di forma del team otto volte iridato.

Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG, nella conferenza stampa dei team principal

FIA Pool

Dopo aver conquistato gli ultimi otto titoli Costruttori, la Mercedes ha affrontato un inizio stagione 2022 decisamente complicato.

Il team della Stella ha schierato in pista un W13 “mini” decisamente estrema ma ancora acerba che ha consentito a Lewis Hamilton di salire sul terzo gradino del podio in Bahrain soltanto grazie ai ritiri patiti nel finale di gara dalle Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez, mentre in Arabia Saudita il risultato è stato decisamente deludente per il sette volte iridato.

Dopo non essere riuscito a superare il Q1, Hamilton è dovuto scattare dalla quindicesima posizione in griglia per poi chiudere la gara in decima piazza, mentre il suo compagno di squadra George Russell ha ottenuto la quinta piazza.

Il risultato di Jeddah ha spinto Toto Wolff ad ammettere come la situazione attuale rappresenti un esercizio di umiltà per un team che ha monopolizzato l’era turbo-ibrida e Russell ha indicato nel porpoising il 99% dei problemi che attualmente impediscono alla W13 di esprimersi al meglio.

Tuttavia si deve anche analizzare un altro fattore emerso dopo le prime due gare dell’anno. Tutte le squadre motorizzate Mercedes hanno faticato nelle velocità massime rispetto a quelle dotate di power unit Ferrari e Red Bull Powertrain.

Lewis Hamilton, Mercedes W13 Kevin Magnussen, Haas VF-22

Lewis Hamilton, Mercedes W13 Kevin Magnussen, Haas VF-22

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Secondo Toto Wolff al momento non è importante attribuire la colpa di queste difficoltà ad una singola area della monoposto o al motore, quanto concentrarsi su come recuperare.

“Penso che ora non sia necessario puntare il dito su singole aree della vettura. Dobbiamo lavorare come una squadra. Credo che ci siano deficit complessivi più grandi rispetto a quelli singoli della power unit”.

“Al momento non siamo al top per quanto riguarda il motore, ma non dobbiamo dimenticarci che questa power unit ci ha aiutato a vincere otto campionati di fila. Adesso dobbiamo spronarci l’un l’altro e tirarci fuori da questo casino con tutte le nostre forze”.

Al termine del secondo round stagionale la Mercedes vanta un gap di 40 punti dalla Ferrari nella classifica riservata ai Costruttori, mentre Lewis Hamilton è distante 29 lunghezze dal leader Charles Leclerc.

Il sette volte iridato, subito dopo il GP di Jeddah, ha dichiarato: “Siamo ancora molto lontani da chi ci precede ed abbiamo un sacco di lavoro da fare”.

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