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Wolff ammette: "Il destino di Russell nelle mani Williams"

Il team principal Mercedes ammette di aver parlato con i nuovi proprietari della Williams e che la decisione di confermare George per il 2021 sta a loro. Toto conferma la decisione di togliere il DAS dalla W11 in vista del divieto del prossimo anno. L'austriaco non vuole sentire parlare di settimo titolo Costruttori ma solo per scaramanzia.

Toto Wolff, Executive Director (Business), Mercedes AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Il caso Russell, anticipato dopo il Gran Premio dell’Eifel, non è una speculazione di mercato, ma un problema reale.

Il pilota della Williams nella conferenza stampa pre-Gran Premio dello scorso giovedì ha sorvolato sulla questione, mentre Toto Wolff ha ammesso che la possibilità di vedere il pilota inglese senza un volante nel prossimo Mondiale esiste.

Il team principal della Mercedes ha poi sottolineato quanto sia sentito il rischio Covid nel team campione del Mondo, confermando che tutti i ruoli chiave della squadra sono stati divisi in bolle differenti, mirando al minimo danno possibile in caso di contagio.

In merito al settimo titolo Mondiale costruttori, che potrebbe arrivare anche questo weekend se si concretizzassero circostanze favorevoli, Wolff si è invece chiuso a riccio: ogni commento è rimandato quando l’aritmetica renderà il tutto ufficiale.

Uno degli argomenti che finora ha tenuto banco in questo fine settimana è stato il futuro di Russell in Williams…
“Alla fine sarà una decisione della Williams. Conosciamo tutti le capacità di George, è una stella con un grande futuro davanti a sé e finora ha sempre battuto i compagni di squadra che ha avuto in Formula 1. A volte è in grado di tirare fuori qualcosa di speciale anche se è al volante di una monoposto non competitiva e credo che sia una grande risorsa per la squadra. Ma c’è anche una realtà finanziaria, e non sta a me giudicarla, quindi è assolutamente una decisione che prenderanno i nuovi proprietari della squadra valutando i programmi futuri”.

Ci sono stati contatti tra Williams e Mercedes per parlare del futuro di George?
“Sì, abbiamo toccato la questione riguardante George, ma alla fine, come ho detto, la decisione spetta a loro”.

La Mercedes è stata recentemente interessata da alcuni casi di positività Covid. Avete apportato qualche cambiamento alle vostre procedure?
“Siamo molto vigili e lo siamo sempre stati. Ci siamo preparati anche agli scenari peggiori, per fare solo un esempio, all'interno della squadra restiamo tutti nelle nostre bolle, non troverete mai persone di una nostra bolla sedute ad un tavolo con qualcun altro che non sia parte del gruppo".

"Abbiamo diviso le persone che consideriamo ‘cruciali’, nessuno degli ingegneri di gara trascorre del tempo con gli altri ingegneri in quel ruolo, abbiamo formato dieci gruppi separati che non entrano in contatto".

"Se osservate il nostro box, è stato aumentato lo spazio libero tra gli ingegneri di gara, nonostante ci fosse da tempo una parete di vetro per dividere le postazioni e lo stesso criterio è stato adottato nella stanza dove si svolgono i briefing”.

La vicenda di Lance Stroll è stata un po' un campanello d'allarme per la Formula 1. Come la vedi?
“In merito alle procedure attualmente in vigore per poter essere in pista, forse lasciano trascorrere troppi giorni tra il test Covid e l'ingresso al paddock. Penso che la cosa migliore sia abbinare il test che viene effettuato tre giorni prima del weekend di gara con un secondo da fare prima di entrare nel paddock, aumenterebbe la rete di sicurezza, poi se qualcuno si sente male o mostra sintomi, non deve avere accesso alla pista".

"A questo proposito, penso che ciò che ha fatto Lance sia stato pensato per proteggere la sua squadra. Non era chiaro se avesse sintomi specifici legati al Covid perché facevano ipotizzare un problema diverso, ma non è comunque entrato in contatto con nessuno ed ha subito preso l'aereo per tornare a casa. Credo sia un comportamento accettabile”.

Avete confermato di voler rinunciare da questo weekend al sistema DAS per prepararvi al prossimo anno, quando non sarà più consentito il suo utilizzo dal regolamento tecnico. Quanto vi ha aiutato questo sistema nella stagione in corso?
“L'abbiamo utilizzato in tutti i weekend di gara disputati finora, quindi è chiaro che per noi è stato un vantaggio. Non è qualcosa di magico che permette di farti vincere delle gare, ma uno strumento aggiuntivo che ha funzionato bene, ed ora abbiamo deciso di metterlo da parte visto che il prossimo anno non potremo averlo a disposizione”.

Possibilità di conquistare il settimo titolo Costruttori questo weekend?
“Nessuna possibilità!”

Allora possiamo dire che a Imola sarà probabile…
“Facciamo che ne parleremo dopo averlo conquistato. È come parlare cinque giri prima della fine della gara di chi salirà sul podio, è un cattivo… karma! Quando lo abbiamo fatto non siamo finiti sul podio, quindi risponderò in merito quando saremo certi di questo traguardo, e vi darà un ottimo riassunto di tutta la nostra stagione, promesso!”.

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