Dopo tutto il polverone mediatico che si è alzato la scorsa settimana, con le accuse che gli erano state rivolte dalla Spagna di aver superato
Jean-Eric Vergne in regime di bandiera gialla durante il
Gp del Brasile (accuse che poi si sono rivelate prive di fondamento),
Sebastian Vettel non poteva archiviare il caso senza dare un suo parere.
E non poteva esserci un'occasione migliore di quella che gli è stata data ieri a
Graz, dove il tre volte campione del mondo si è esibito davanti ad una folla scatenata di tifosi accorsi per rendergli omaggio dopo l'ennesimo trionfo di questo strepitoso triennio.
"
Cosa devo dire? Secondo me i fatti sono chiari" ha detto Sebastian, che però in un primo momento non si ricordava il caso specifico quando è stato informato da
Christian Horner della richiesta di un chiarimento sulla sua manovra da parte della
Ferrari: "
Gli ho detto: onestamente non mi posso ricordare di ogni dettaglio. Ma ho dato massima attenzione ai pannelli durante la gara".
Il tedesco ha quindi iniziato a scorrere mentalmente le immagini della gara, fino ad arrivare a ripescare quella corretta. In quel momento ha tirato un bel sospiro di sollievo e la mattina dopo ha richiamato
Horner: "
Senti Christian, ora mi ricordo meglio. Ho visto alla sinistra un commissario di percorso che ha sventolato la bandiera verde. Ne sono sicuro al cento percento. Sono pronto a mettere la mano sul fuoco".
E le indagini effettuate dalla
FIA hanno infatti dato ragione a
Vettel, che ora può pensare solo a mettere in bacheca il suo terzo alloro consecutivo, dopo aver scritto una pagina di storia della Formula 1, visto che è il più giovane ad essere riuscito in questa impresa.
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