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Vettel: "Le mie emozioni con la Ferrari sono sempre vive"

Il tedesco alla vigilia del GP d'Italia è stato risparmiato dalle domande sul suo futuro in F1. Sebastian ha potuto fare una disamina del suo rapporto con la Ferrari al sesto anno di collaborazione. Il quattro volte campione del mondo sottolinea le carenze do motore della SF1000 ma mette in evidenza anche le carenze di grip per cui approccia Monza nella consapevolezza che "parlare di aspettative a Monza è una parola grossa”.

Sebastian Vettel, Ferrari, cammina in pista

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Per la prima volta da inizio stagione, nella tradizionale conferenza stampa del giovedì Sebastian Vettel non ha dovuto rispondere a domande sul suo futuro, e probabilmente un motivo c’è.

L’ultima Monza in ‘rosso’ ha iniziato il countdown che accompagnerà Seb fino all’ultima gara con la Ferrari, un ciclo di sei anni che terminerà ad Abu Dhabi.

Alla vigilia di Monza la curiosità sul suo futuro ha lasciato spazio a quella sul presente, alle sensazioni di un addio scandito dal procedere veloce del calendario 2020.

Poi, ovviamente, ci sono le aspettative alla vigilia del weekend del Gran Premio d’Italia, e qui Vettel non ha voluto illudere i tifosi del Cavallino. Seb spera che la Ferrari torni al pre-Spa, che tradotto in cifre vuol dire essere nella top-10, ma sempre a debita distanza dal podio.

Cosa prevedi per questo fine settimana? Hai dichiarato che sono state trovate alcune cose nel debriefing (dopo la gara di Spa), ma cosa possono aspettarsi i tifosi in questo fine settimana?
“Non ha voglia di raccontare bugie, è molto difficile aspettarsi un grande cambiamento rispetto allo scorso fine settimana. A Spa ci siamo trovati in una situazione peggiore del normale, quindi spero che qui a Monza si possa tornare alla normalità, anche se sappiamo che questa tipologia di piste non si sposano bene con le caratteristiche della nostra monoposto".

"E comunque vedremo, siamo qui per dare il massimo possibile, e per i nostri Tifosi che purtroppo non saranno presenti in pista. Ma parlare di aspettative qui a Monza è una parola grossa”.

C’è chi ritiene che molti dei problemi che la Ferrari sta avendo oggi siano dovuti al calo di potenza della power unit. Concordi con chi sostiene che alcuni dei problemi state affrontando quest’anno abbiano origini più lontane e che siano stati mascherati dalla maggiore potenza di cui disponevate?
“È difficile rispondere. La base della monoposto attuale è legata a quella della scorsa stagione, abbiamo cercato di fare un passo avanti ma ci ritroviamo in una posizione difficile perché stiamo lottando con la potenza, ma anche con il ‘grip’ in generale".

"Come ho detto, la monoposto attuale è uno sviluppo della precedente, e tutti avremmo voluto confermare un passo avanti maggiore, ma questo è ciò che siamo stati in grado di fare. Quindi non ci resta che sfruttare al massimo ciò che abbiamo”.

Ti senti ancora coinvolto nel lavoro con la squadra, e se non è così, è per te una situazione frustrante?
“Non mi sento fuori dal team, siamo molto aperti. Dico la mia ogni volta che mi viene chiesto un parere, ed è lo stesso per Charles, alla fine sono qui per fare il mio lavoro e darò il mio contributo fino alla fine. È interesse del team crescere, ma è lo stesso interesse che ho io, mi piace correre e voglio assicurarmi di poterlo fare nel migliore dei modi".

"Mi piace pensare che quando uscirò dalla monoposto a fine stagione potrò dire di aver fatto tutto il possibile, di aver provato tutto quello che era possibile per ottenere i migliori risultati”.

Nell’arco di tutta la tua carriera hai sempre avuto la reputazione di essere un pilota molto in simbiosi con la squadra e che non si tira indietro quando c’è da lavorare con i tecnici. Che sensazione vivi alla vigilia di una doppia tappa italiana, sapendo che sono le tue ultime gare con questa squadra e che la performance che vorresti probabilmente non ci sarà?
“Nell’attività che svolgiamo di solito non credo che cambierà niente. Ovviamente tutti vorremmo ottenere di più e con regolarità, ma la situazione quest'anno è quella che vediamo. Alla fine penso che per quanto possa essere rilevante al momento, lo è meno nel quadro più ampio, non sono le ultime gare di questa stagione a fare la differenza".

"Almeno da parte mia, le emozioni che sono riuscito a vivere con la squadra fino ad ora restano sempre vive, penso che abbiamo avuto grandi momenti, ed anche se ora è dura, stiamo comunque cercando provando ad ottenere il massimo possibile, e se riusciremo a fare qualcosa con il pacchetto che abbiamo sarebbe una soddisfazione”.

Sei in Formula 1 dal 2007. È cambiato oggi il modo di interagire tra voi piloti rispetto a quando hai iniziato la tua carriera in questo paddock?
“Quando ho iniziato si parlava e si mandavano dei messaggi, ora direi che ci sono più messaggi che conversazioni. Ma penso nel quadro generale, non credo ci siano differenze sostanziali, è cambiata la forma rispetto al passato, ma è anche una questione di circostanze".

"Anni fa c’erano pochi voli per raggiungere una certa destinazione e alla fine ci si ritrovava molto spesso in aereo insieme, e lo stesso valeva anche per gli hotel. Spesso eravamo in tanti in un albergo, e c’erano più possibilità di poter interagire".

"Al di là della situazione attuale, che ha estremizzato tutto, negli ultimi tempi si passa più tempo con la squadra, sei a contatto per lo più con la gente del team, quindi si è più isolati. Detto questo, c’è anche però da sottolineare che negli ultimi tre o quattro anni come gruppo di piloti siamo più uniti rispetto al passato, c’è stato un cambiamento positivo che ci ha consentito di affrontare argomenti tecnici e di altra natura. Concludendo, ci sono aspetti positivi, ma la forma di comunicazione è cambiata”

Sebastian Vettel, Ferrari, cammina in pista
Sebastian Vettel, Ferrari cammina in pista con il team
Sebastian Vettel, Ferrari
Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala frontale
Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala posteriore
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Le scintille volano dell'auto di Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
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