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Vettel: "Ho fatto un clic in qualifica, voglio restare a punti"

Il tedesco è tornato a conquistare una posizione in Q3: non ci riusciva dal GP di Turchia dell'anno scorso. Sebastian con il decimo posto ha registrato una crescita dell'Aston Martin dopo che ha bocciato alcune soluzioni nuove che non hanno funzionato: "Comincio a trovare degli automatismi e questo dà fiducia. Parto nella top-10 e spero di restarci”.

Sebastian Vettel, Aston Martin

Sebastian Vettel, Aston Martin

Glenn Dunbar / Motorsport Images

La piccola luce in fondo al tunnel sembra diventare un po' più intensa. Dopo quindici weekend di gara Sebastian Vettel è tornato in Q3, e la cosa ha fatto notizia. Lo stesso Seb ha sfoggiato un sorriso che non si vedeva da tempo, perché anche con quattro titoli mondiali in bacheca, un decimo posto può essere un importante passo avanti, come in effetti è stato il risultato ottenuto nelle qualifiche disputate ieri a Portimao.

È stato un inizio di 2021 da incubo per Vettel, dove tutto quello che poteva andare storto si è puntualmente verificato: test invernali a singhiozzo, chilometraggio drasticamente ridotto, una monoposto deludente ed in più le difficoltà che si devono affrontare quando si cambia squadra.

Diciottesimo nelle qualifiche in Bahrain, tredicesimo ad Imola (in entrambi i casi dietro il compagno di squadra Lance Stroll) poi l’exploit di ieri, con l’approdo in Q3.

Il tutto in un weekend iniziato con molte difficoltà, e che nella giornata di venerdì non lasciava presagire nulla di buono.
“Abbiamo provato delle cose sulla monoposto che non hanno funzionato – ha spiegato Seb – così abbiamo deciso di tornare indietro ed è stata una scelta corretta, perché mi sono progressivamente sentito sempre più a mio agio con la macchina”.

Giro dopo giro Vettel ha preso le misure alla monoposto e alla pista, tornando ad assaporare la guida come non faceva da tempo.

“Solo quando inizi a sentire un buon feeling le cose cominciano ad andare nel verso giusto – ha chiarito – la monoposto ha fatto quello che mi aspettavo facesse, e dopo tanto tempo ho guidato in modo rilassato, lasciando che tutto arrivasse in modo naturale”.

“Non sono del tutto contento del mio ultimo giro – ha proseguito Vettel – forse le condizioni della pista sono un po' cambiate nelle fasi finali, ma so che anche da parte mia ci sono dei margini di miglioramento sul giro di qualifica".

"Sono condizioni che si verificano solo per pochi giri ogni weekend, non si gira mai con il motore al massimo, le gomme nuove e poca benzina durante le prove, ma adesso inizio a capire di cosa ha bisogno la macchina e cosa devo fare per essere più veloce. Ci sono stati comunque dei riscontri incoraggianti, è andata un po' meglio rispetto alle precedenti qualifiche”.

Vettel ha raggiunto la Q3 al termine di una qualifica che ha visto Stroll bloccato nella sessione Q1 (con il diciassettesimo tempo) nonostante il canadese disponesse di un’ultima versione di fondo portato in Portogallo in esemplare unico, e montato sulla sua monoposto visto che (come da accordi con entrambi i piloti) la priorità va a chi ha risultati migliori nella classifica di campionato. “Va benissimo così – ha commentato Seb – la squadra sta dando il massimo per migliorare la monoposto, e può capitare che arrivi un pezzo unico”.

Vettel è sempre stato una persona molto pragmatica, e sa bene che al momento non è un aggiornamento tecnico la sua priorità, quanto girare il più possibile per trovare il feeling definitivo con la monoposto.

Ora Seb sogna di tornare in zona punti (manca da Turchia 2020), ma sa che non sarà facile oggi coprire i 66 giri in programma partendo con gomme soft.

“C’è ancora molto lavoro da fare – ha concluso – ma in qualifica c’è stato un ‘clic’ importante, le cose iniziano a diventare più automatiche, e questo dà fiducia. Vedremo, parto nella top-10 e spero di restarci”.

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